Ciascuno la personalizza con espressioni proprie, come quelle emerse in questi giorni:
* Per me la vicenda è semplice : trattenere i miei soldi dal 2008 al 2030 senza una rivalutazione significa che me li stanno sottraendo. Significa che i diritti dei lavoratori di poste valgono di meno.
* nostri diritti li voltano..... e rivoltano fino a farli diventare carta straccia !!! Ne è esempio lampante la vicenda degli esodati... quelli veri ....... Certo che la correttezza e il rispetto delle regole per i lavoratori.... non sta scritto nell'etica morale dei nostri politici.... (pochissimi esclusi) !!!
* è un nostro sacrosanto DIRITTO, CI SPETTA SIA LA RIVALUTAZIONE CHE GLI INTERESSI LEGALI. nessuno che io sappia da soldi in prestito senza interessi
* A mio avviso è ingiusto anche se consentito che la mia buonuscita non produca interessi e che mi sará liquidata dopo due anni dalla pensione.
*Mi piacerebbe sapere i nomi dei beneficiari e perchè viene limitata la libertá di disporre dei miei soldi. Questa è mafia consentita da chi dovrebbe tutelarci da soprusi, sono quasi confuso non so se difendermi dalla delinquenza di strada o dalla delinquenza in poltrona.
*perché gli esimii giudici della Corte Costituzionale giudicano incostituzionale il mancato adeguamento delle pensioni o il blocco dei contratti dei dipendenti pubblici mentre e' legittimo solo ila mancata rivalutazione della nostra Buonuscita?
* A Roma si chiama "prestito a babbo morto”! Nel 1998 ho prestato 11.000 euro allo stato italiano... me li restituirà sempre 11.000 nel 2031 sempre se campo!
Spett.le Redazione di Xxxxx xx Xxxxxxxxx,
invio in allegato una sintesi riguardante la profonda ed
inspiegabile ingiustizia, che da più di 18 anni, vede purtroppo destinatari i
dipendenti di Poste Italiane.Un articolo sul vostro quotidiano, oltre che informare l'opinione pubblica, darebbe anche una grandissima mano all'emersione di questa storia vergognosa.
Qualora ciò non fosse possibile, chiedo comunque che possa essere pubblicata nelle lettere al direttore.
Un sentito ringraziamento ed un cordiale saluto
Xxxxxxx Xx Xxxxxxxxx
cell. ______________
______________________________________________________________
18
anni e 18 giorni
La
buonuscita dei dipendenti postali è bloccata - senza rivalutazione - dal 28
febbraio 1998.
Nasce
un comitato che ne chiede la rivalutazione
Gentile
redazione de Xx Xxxxxxxx xx Xxxxxxx
A nome del comitato Buonuscita PT, al quale
aderisco, voglio mettervi a conoscenza di una ingiustizia che da oltre 18 anni
stanno subendo i dipendenti postali.
In breve la storia è questa:
·
Si
chiama Buonuscita la cosiddetta “liquidazione” (trattamento di quiescenza) dei
dipendenti pubblici, TFR per i privati. I dipendenti postali coinvolti sono
circa 180.000.
·
Fino
al 28-02-1998 Poste rimane pubblica (prima statale e successivamente Ente
Pubblico Economico) e poi diventa una SPA (regime privatistico). Lo decide la
legge finanziaria per il 1998 - Art 53 della Legge 27 dicembre 1997, n. 449.
·
L’ordinamento
contrattuale si adegua. I dipendenti transitano da un regime all’altro senza che ci sia una cessazione del
rapporto di lavoro: sono oggetto e non soggetto delle decisioni.
·
Per
effetto di questa continuità, la Buonuscita non viene liquidata al lavoratore, ma neppure viene inglobata nel
nuovo TFR in maturazione dal 1 marzo 1998.
·
Resta
“cristallizzata” fino alla soluzione
del rapporto di lavoro con Poste SPA e il lavoratore potrà percepirla solo dopo
2 anni. - DL 13 agosto 2011, n. 138 - Governo Berlusconi.
·
Il
tutto SENZA INTERESSI, SENZA ALCUNA
FORMA DI RIVALUTAZIONE monetaria.
·
Tra
chi è transitato dal “pubblico” al “privato”, questo “trattamento di favore” è
stato riservato solo ai dipendenti di
Poste. Non è stato così, ad esempio, per i ferrovieri.
·
Penso
sia sufficientemente chiaro a chiunque che un importo corrispondente, poniamo,
a 10.000
€uro del 1998 NON HA LO STESSO
POTERE D’ACQUISTO DOPO 18 ANNI.
·
Lo
capiscono tutti, tranne il legislatore, la Cassazione e la Corte Costituzionale
che ritengono corretto questo trattamento discriminante.
·
Vi
verrà da pensare che siamo dei mitomani, che non la stiamo raccontando giusta,
ma è tutto vero, semplicemente ed incomprensibilmente vero.
·
Lo
testimoniano le numerose interrogazioni parlamentari presentate in questi anni
da parlamentari di maggioranza e di opposizione, reiterate ad ogni cambio di
Ministro e puntualmente decadute ad ogni fine di legislatura.
·
Il
24-1-2006
(XIV legislatura) e il 6-11-2012
(XVI legislatura) sono state approvate risoluzioni in Commissione Lavoro che
impegnavano il Governo a risolvere questa questione, oggetto di numerosi
contenziosi giudiziari, ma la fine della legislatura…
·
Nell’attuale
XVII legislatura sono state presentate altre interrogazioni.
·
A
quella dell’on Berretta (PD) il Governo, Comprendendo la ratio dell’interrogazione,
molto superficialmente dice che non ci sono i soldi. "Si osserva al riguardo che, pur volendo tenere nella più adeguata
considerazione tali istanze, il loro pieno accoglimento comporterebbe,
unitamente alla modifica dell'attuale disciplina in materia di buonuscita,
l'allocazione di ingenti risorse finanziarie, la cui possibilità di reperimento
deve essere valutata alla luce dell'attuale quadro congiunturale”. Affermazione
non sostenuta da alcuna quantificazione. Cioè: “servono soldi che non abbiamo”.
·
Ma quei soldi sono
nostri!
Più è grossa la cifra, più è grande
il danno che stiamo subendo. Ma poi… neanche un accenno al tentativo di
proporre una soluzione “intermedia”.
·
Forse la norma sarà
legittima e costituzionale, ma non è GIUSTA. La decisione di
cambiare la forma del rapporto di lavoro non è stata nostra. Se fossi stato
solo dipendente pubblico o solo dipendente privato avrei ricevuto un certo
importo i liquidazione: perché la somma dei due tronconi non si avvicina
neanche lontanamente?
Per questi motivi, personalmente e a nome
del Comitato Buonuscita PT, chiedo il vostro aiuto nel far conoscere questa
incredibile situazione. Segnalo che potrete leggere tutta la documentazione
essenziale che è pubblicata sul blog Buonuscita
dei postali.
Ringrazio anticipatamente per quanto
potrete fare e, ovviamente, sono a disposizione per eventuali altre
integrazioni e chiarimenti dovessero servire.
17/03/2016 Nome e cognome
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