Di Patrizia Del Pidio
3 Settembre 2019
Presentata alla Presidenza del Consiglio una diffida per rendere esecutiva la sentenza della Consulta che chiede una soluzione ai tempi troppo lunghi dell’erogazione del TFS dipendenti pubblici.
Il TFR/TFS è un’indennità di fine rapporto che deve garantire al lavoratore e alla sua famiglia, così come stabilisce l’articolo 26 della Costituzione, una “esistenza libera e dignitosa”. Si tratta di una retribuzione differita che ha lo scopo di accompagnare il lavoratore nella fase dell’uscita dal mondo del lavoro. Per questo motivo il TFR e il TFS sono corrisposti alla fine del rapporto di lavoro.
Per i dipendenti pubblici, purtroppo, la liquidazione del TFS ha dei tempi molto lunghi (a differenza di quello che accade nel settore privato dove il TFR viene liquidato, di solito, con l’ultima busta paga).
Per i dipendenti delle pubbliche amministrazioni i tempi di erogazione del TFS sono i seguenti:
non prima di 105 giorni in caso di cessazione per decesso del lavoratore
non prima di 12 mesi in caso di cessazione del lavoro per raggiunti limiti di età o per accesso alla pensione di vecchiaia
non prima di 24 mesi in tutti gli altri casi di cessazione del rapporto di lavoro, ivi compreso l’accesso a qualsiasi forma di pensione anticipata.
Tfr/TFS: tempi meno lunghi per l’erogazione?Il nuovo governo potrebbe portare dei cambiamenti per i tempi di erogazione del TFS per i dipendenti pubblici poichè proprio nelle ultime ore è stata depositata una diffida dal Governo e al Parlamento per ridurre i tempi di liquidazione della buonuscita dei dipendenti pubblici che cessano il rapporto di lavoro per accedere alla pensione.
I dipendenti pubblici che accedono alla pensione, attualmente, devono quindi attendere, nel migliore dei casi, almeno un anno per ricevere la prima parte della propria buonuscita. Vi è quindi la richiesta, da parte dei sindacati, del riconoscimento, anche per gli statali, degli stessi diritti dei dipendenti privati e, di conseguenza, una liquidazione del TFR in tempi meno lunghi.
Attualmente, infatti, la liquidazione del TFS degi statali, che nella maggior parte dei casi avviene dopo 24 mesi, non assolve più il suo scopo favorendo il superamento delle difficoltà economiche derivanti dalla mancanza dello stipendio.
L’avvocato Antonio Mirra, che rappresenta il sindacato autonomo Confsal-Unsa, chiede al riguardo l’individuazione di una soluzione al problema ottemperando la sentenza 159/2019 della Corte Costituzionale.
Presentata alla Presidenza del Consiglio una diffida per rendere esecutiva la sentenza della Consulta che chiede una soluzione ai tempi troppo lunghi dell’erogazione del TFS dipendenti pubblici.
Il TFR/TFS è un’indennità di fine rapporto che deve garantire al lavoratore e alla sua famiglia, così come stabilisce l’articolo 26 della Costituzione, una “esistenza libera e dignitosa”. Si tratta di una retribuzione differita che ha lo scopo di accompagnare il lavoratore nella fase dell’uscita dal mondo del lavoro. Per questo motivo il TFR e il TFS sono corrisposti alla fine del rapporto di lavoro.
Per i dipendenti pubblici, purtroppo, la liquidazione del TFS ha dei tempi molto lunghi (a differenza di quello che accade nel settore privato dove il TFR viene liquidato, di solito, con l’ultima busta paga).
Per i dipendenti delle pubbliche amministrazioni i tempi di erogazione del TFS sono i seguenti:
non prima di 105 giorni in caso di cessazione per decesso del lavoratore
non prima di 12 mesi in caso di cessazione del lavoro per raggiunti limiti di età o per accesso alla pensione di vecchiaia
non prima di 24 mesi in tutti gli altri casi di cessazione del rapporto di lavoro, ivi compreso l’accesso a qualsiasi forma di pensione anticipata.
Tfr/TFS: tempi meno lunghi per l’erogazione?Il nuovo governo potrebbe portare dei cambiamenti per i tempi di erogazione del TFS per i dipendenti pubblici poichè proprio nelle ultime ore è stata depositata una diffida dal Governo e al Parlamento per ridurre i tempi di liquidazione della buonuscita dei dipendenti pubblici che cessano il rapporto di lavoro per accedere alla pensione.
I dipendenti pubblici che accedono alla pensione, attualmente, devono quindi attendere, nel migliore dei casi, almeno un anno per ricevere la prima parte della propria buonuscita. Vi è quindi la richiesta, da parte dei sindacati, del riconoscimento, anche per gli statali, degli stessi diritti dei dipendenti privati e, di conseguenza, una liquidazione del TFR in tempi meno lunghi.
Attualmente, infatti, la liquidazione del TFS degi statali, che nella maggior parte dei casi avviene dopo 24 mesi, non assolve più il suo scopo favorendo il superamento delle difficoltà economiche derivanti dalla mancanza dello stipendio.
L’avvocato Antonio Mirra, che rappresenta il sindacato autonomo Confsal-Unsa, chiede al riguardo l’individuazione di una soluzione al problema ottemperando la sentenza 159/2019 della Corte Costituzionale.
Fonte: Notizie ora