Anticipo TFS: dopo accordo Abi tutto fermo, un rimpallo tra Ministri e Istituzioni
Di Angelina Tortora 27 Agosto 2020
Anticipo TFS per i dipendenti pubblici, ancora tutto fermo, l’accordo quadro firmato da Dadone non ha sbloccato la pratica, un rimpallo tra Ministri e Istituzioni.
Circa un anno e mezzo fa il Dl numero 4/2019 include l’anticipo del TFS o TFR per i dipendenti pubblici richiedibile dai pensionati per un valore massimo di 45mila euro. L’attesa di tanti pensionati sembrava finalmente aver raggiunto un traguardo. Purtroppo, così non è stato, e la misura non è andata mai a regime. Sembrava tutto risolto con l’accordo quadro firmato dalla ministra Dadone con l’associazione banche italiane. L’accordo quadro firmato con l’Abi, stabilisce le modalità di presentazione della domanda degli aventi diritto all’anticipo del Trattamento di fine servizio o fine rapporto. Ebbene, tutto di nuovo fermo, anche dopo l’accordo firmato, l’Inps non accoglie le domande. La pazienza degli aventi diritto è al limite e si sentono presi in giro per l’ennesima volta. Ecco la lettera di un lettore che illustra la situazione attuale.
Anticipo TFS un iter burocratico senza fine
Sono pensionato dal 01/08/2019, col DL 04/2019 quota 100, ero dipendente ASL. Ho cessato il rapporto di lavoro per accedere alla pensione. Ho urgente necessità, appena diventa operativo il Decreto di attuazione dell’anticipo TFS/TFR (art. 23 DL 04/2019), di farne richiesta. Visto il Vostro, sempre utile, articolo del 08/08/20 col quale si rende noto che il Ministro per la pubblica amministrazione ha firmato con l’associazione banche italiane ABI l’accordo quadro che stabilisce le modalità di presentazione della domanda degli aventi diritto all’anticipo del Trattamento di fine servizio o fine rapporto.
Si diceva che non appena anche l’Abi, il Ministro
del Lavoro e il Ministro dell’Economia e Finanze apporranno la firma, l’Inps potrà
iniziare ad accettare le domande.
Siamo al 28/08/2020 e ancora niente, nel sito dell’INPS
è ancora tutto come prima, e la risposta è sempre la stessa: In attesa del DPCM che disciplina le modalità
di attuazione delle disposizioni relative all’Anticipo finanziario, la domanda di
certificazione a tali fini non può essere accolta. In 20 giorni evidentemente le
suddette firme non sono ancora arrivate.
È veramente una indecenza, questo continuo rimpallo
tra vari Ministeri ed altre Istituzioni, sta abbondantemente facendo esaurire la
pazienza di migliaia di persone che hanno urgente bisogno dei propri risparmi, bloccati
nelle casse dell’INPS da governi indecenti che hanno deciso di prendere anche dalle
tasche dei lavoratori meno abbienti, nonostante vi siano ben altri soggetti dai
quali prendere qualcosa dalle loro casse non creava le dolorose situazioni personali
di tanti lavoratori come il sottoscritto.
Almeno qualcuno ci dicesse perché è ancora tutto
fermo, non si ha nemmeno questa minima decenza. Alla faccia della trasparenza sempre
e solo derisa da tutti coloro che ne sarebbero tenuti al rispetto.
Ringrazio per il Vostro utile servizio.
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