A poco vale dire: «Lo avevamo detto e scritto a tempo debito, cioè quando la norma era ancora una proposta; lo abbiamo scritto anche dopo l'approvazione al Senato, prima del sì definitivo alla Camera».
Signori delle (tante) organizzazioni sindacali di Poste Vi abbiamo chiesto più volte un impegno sul problema della Buonuscita.
Oltre alla mancata rivalutazione dal 28/02/1998...
- prima si è differita l'erogazione del dovuto (non rivalutato) di 24 mesi
- poi si sono presi ulteriori 3 mesi (per pagare un importo noto dal 1998)
- da 2 anni all'inizio dell'anno si fatica a stare anche nei 27 mesi (ci sono stati casi di sforamento)
- abbiamo anche evidenziato un problema sulla tassazione dell'incentivo all'esodo, ma gli ex dipendenti hanno dovuto fare da soli. Noi abbiamo fatto il possibile. Per fortuna l'informazione - in parte - è passata grazie al passaparola del web.
- adesso si "scopre" questo ulteriore ritardo - anche di 5 anni - per i "Quota 100" del 2019, ma non è tutto.
Siamo sempre stati trattati con sufficienza, come persone che - anziché avere qualcosa da dire - dovevano stare a sentire.
No, non è fatalità.
Lo diciamo anche ai tanti postali ed ex postali che stanno alla finestra a vedere quel che succede, salvo poi "stracciarsi le vesti" quando è tardi
Possiamo parlarne?
Per i dipendenti Postali il valore della BUONUSCITA è stato fissato al 28 febbraio 1998. Quell'importo viene liquidato al lavoratore SENZA ALCUNA FORMA DI RIVALUTAZIONE. Questo ingiusto trattamento riguarda SOLO i Postali. Perché 219.601 lavoratori non hanno diritto all'intero trattamento retributivo differito, come tutti gli altri ? Mettiamo in comune i documenti, facciamo conoscere le iniziative intraprese e quelle che si vorranno intraprendere per contrastare questa ingiustizia.
Indirizzo e.mail
Per comunicazioni scrivi a: buonuscitapt@gmail.com
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