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lunedì 18 febbraio 2019

Grazie Angelo


Angelo, un cuore grande
Oggi, 18 febbraio 2019, il Sottosegretario al Lavoro on. Claudio Durigon era tra le autorità presenti a Cisterna di Latina per un’iniziativa sulla mobilità sostenibile.
Il nostro Angelo ha pensato di andarci e, a nome del Comitato Buonuscita PT, consegnargli una “maglietta ricordo” con una lettera di accompagnamento per motivare questa azione.
L’on. Durigon ha volentieri accettato la maglietta di Angelo (facendo autoironia a proposito della taglia) e ben compreso che era il pretesto per un veloce scambio di battute. Infatti, a differenza della volta precedente (il 21/12/2018) è apparso più disponibile ad ascoltarlo.
Nonostante Angelo avesse cominciato a parlare della Buonuscita dei postali bloccata al 1998 e chiesto di aiutarci facendo la cosa giusta a questo proposito, l’on. Durigon si è messo a spiegare come “Purtroppo per l’INPS gli esodati non esistono; nonostante tutto, come Governo, stiamo lavorando ad una soluzione anche per i residui 75 esodati postali…”.
A questo punto Angelo ha cercato di spiegare che il tema non era quello degli esodati, bensì della Buonuscita dei dipendenti postali… ma poi ha avuto un leggero malore, sia a causa dei suoi problemi fisici, sia per la forte emotività: da una parte, in quanto esodato salvaguardato, non poteva essere insensibile a ciò che stava dicendo Durigon, ma d’altra parte non era questo il tema che voleva portare all’attenzione del Sottosegretario.
È riuscito a ribadirlo chiedendogli se fosse giusto che l’importo di molti anni prima fosse erogato senza rivalutazione.
L’on. Durigon è rimasto sorpreso ed ha detto di non sapere, di non essere a conoscenza di questo tema ed ha aggiunto: «È una questione che dobbiamo vedere».
«Nella lettera è spiegato bene!» ha ribadito Angelo, scusandosi per averlo disturbato.
Missione compiuta, Angelo!
Seppur da solo e nonostante i tuoi problemi, non ti sei tirato indietro. Ora riprenditi.


Il testo della lettera
Onorevole Claudio Durigon
Ci rivolgiamo a Lei in qualità di Sottosegretario al Lavoro e politiche sociali con una storia sindacale per chiederle di affrontare e portare a soluzione l’irrisolto problema della mancata rivalutazione della Buonuscita dei dipendenti postali.
Di questo abbiamo parlato col Dottor Raffaele Fontana, in Via Fornovo, il 13/09/2018. Gli abbiamo successivamente mandato la documentazione integrativa richiesta, ma da allora ogni tentativo di contatto è stato vano, sia a mezzo e-mail sia telefonicamente.
Riassumiamo brevemente.
In data 28/02/1998 Poste Italiane veniva trasformata da Ente Pubblico Economico a SpA. Ciò ha comportato che per la liquidazione del trattamento di quiescenza comunemente nota come indennità di buonuscita dei 219.601 dipendenti postali in forza allora sia stata "congelata" e tale rimane fino alla cessazione del rapporto di lavoro con Poste Spa.
Non è stata “travasata”, come avvenne per i ferrovieri, nel nuovo TFR in maturazione dal 1/3/1998: la Buonuscita precedente viene calcolata non sull’ultima busta paga percepita al momento della cessazione del rapporto, bensì sull’ultima busta paga percepita nel lontano 28 febbraio 1998!
Capirà l’entità del danno sul potere d’acquisto, tanto più grande quanto più passa il tempo.
Nel corso delle varie legislature sono state presentate diverse interrogazioni parlamentari di ogni orientamento politico, dalla Lega Nord al PD, dal M5stelle a Fratelli d’Italia ed approvate anche 2 risoluzioni:
-          Nella 14^ legislatura con l'approvazione della risoluzione conclusiva in Commissione n. 8/00153 del 24 gennaio 2006, il Governo Berlusconi si impegnava ad adoperarsi perché fosse trovata in tempi brevi una soluzione adeguata alla vicenda di cui in premessa, «attraverso iniziative normative volte a chiarire i termini di esatta interpretazione del citato comma 6 dell'articolo 53 della legge n. 449 del 1997 a garanzia dei lavoratori interessati ed allo scopo di risolvere il contenzioso in materia»;
-          nel corso della 16^ legislatura con l'approvazione della risoluzione conclusiva in Commissione n. 8-00208 del 6 novembre 2012, il Governo Monti si impegnava a valutare la possibilità di adottare entro il 31 gennaio 2013 «iniziative, anche di natura normativa, che consentano un costante aggiornamento dell'indennità di buonuscita»
Impegni sempre disattesi.
Confidiamo nella sua sensibilità di sindacalista prestato alla politica per porre fine all’ingiustizia cui sono sottoposti SOLO i lavoratori di Postali.
Siamo coscienti del fatto che la necessaria misura risolutiva complessiva rappresenti un onere finanziario rilevante, il cui ammontare è dipeso sostanzialmente dal protrarsi, nel tempo del congelamento della rivalutazione della indennità di buonuscita.
Continuando a rimandare la risoluzione del problema contribuisce all'aumento del danno.
Le chiediamo di assumere iniziative volte al riconoscimento della rivalutazione della Buonuscita sia dei lavoratori cessati che di quelli ancora in servizio, ad esempio valutando l'opportunità di istituire un fondo apposito. Ma abbiamo anche altre proposte di cui vorremmo parlare con lei.
Per Comitato Buonuscita PT              
(…)                            

4 commenti:

  1. O reinserirlo come i ferrovieri oppure anticiparla ai lavoratori

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  2. Grazie Angelo....e a tutti i colleghi che portano avanti questo problema

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  3. Angelo di nome e di fatto, grazie. Vedo che in quest'ultimo periodo diversi politici sia di maggioranza che di opposizione vengono a conoscenza anche con meraviglia del nostro problemino : speriamo sia l'inizio della svolta buona.

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