Indirizzo e.mail

Per comunicazioni scrivi a: buonuscitapt@gmail.com

venerdì 30 dicembre 2022

A coloro che dal 2023 non saranno più dipendenti di Poste

Con delibera n. 219 del 9/11/2022, il Consiglio di Amministrazione dell’INPS ha deciso e regolamentato le condizioni per accedere all’anticipazione del TFR e TFS, la cosiddetta "liquidazione" del salario differito spettante al momento delle cessazione del rapporto di lavoro.
Entrerà in vigore dal  1 febbraio 2023

Nel caso di postali:

- il TFR (maturato dal 01/03/1998) è regolarmente pagato da Poste entro i 3 mesi successivi, come accade per tutti i rapporti di lavoro "privati";
- la Buonuscita-TFS (dall'assunzione al 28/02/1998) viene liquidata coi tempi dei pubblici dipendenti ma - a differenza dei dipendenti pubblici - a quell'importo maturato 25 anni fa NON VIENE APPLICATA ALCUNA FORMA DI RIVALUTAZIONE E INTERESSI e perciò il suo potere d'acquisto è più che dimezzato

La norma sui Pubblici dipendenti che ritarda a seconda dei casi da 2 fino a circa 7 anni il pagamento del TFS senza interessi, quindi, riguarda i Postali.

Per questi lavoratori dal 2020 c'è la possibilità di farsi anticipare dalle banche che hanno aderito all'accordo-quadro l'anticipo del Trattamento di Fine Servizio pagando degli interessi "calmierati". Interessi che se allora erano dello 0,40% oggi arrivano anche la 3%.
Ricordiamo che contro questo diverso trattamento che penalizza i "pubblici" dovrà esprimersi la Corte Costituzionale. 

Ora anche l'INPS si mette in campo per anticipare la liquidazione con un interesse dell'1% (più un altro 0,50% una tantum), vantaggioso rispetto ai tassi ben più alti della Banche. È un'opportunità da valutare perché l'inflazione a 2 cifre erode ulteriormente e più velocemente il "potere d'acquisto" di questo "salario differito.
Questo per quel che riguarda il singolo lavoratore.

Ma per i Postali?
La logica direbbe che questo strumento dovrebbe essere applicabile anche ai Postali, così come avviene oggi per chi chiede l'anticipo alla Banche
.
Ma la logica non è ancora suffragata da certezze.
Le Organizzazioni Sindacali (di qualunque tipo) si sono attivate per avanzare preventivamente una richiesta in questo senso all'INPS e/o alla Gestione Commissariale del Fondo Buonuscita? 

Non ci risulta. Non lo abbiamo letto in nessuno dei comunicati pubblicati.

Vorremmo essere smentiti, perché altrimenti il rischio è che una leggerezza o una sottovalutazione in questo senso possa trasformarsi nell'ennesima penalizzazione che  discrimina ulteriormente i Postali.

Lo chiediamo loro da questo Bolg, ma lo diciamo anche ai dipendenti postali interessati oggi, o che lo saranno in futuro: FATEVI SENTIRE! 

Attivatevi presso di loro: Confederali, Autonomi o "di base" sono tutti titolati a fare questo passo. NON ASPETTATE, NON BISOGNA DORMICI SU. L'insipienza di oggi potrebbe diventare un danno certo, nel breve tempo e per sempre. 


venerdì 23 dicembre 2022

Il Comitato Buonuscita PT nel 2022

 Lettera - consuntivo 2022

Il nostro impegno nel 2022, in sintesi.

Con la Politica.

Sono continuati anche nel 2022 i contatti coi Parlamentari. L’interruzione della legislatura ha rotto tutti i fili del rapporto con i parlamentari ed i loro collaboratori. Ora stiamo pazientemente ricominciando tutto da capo. Abbiamo documentato i passaggi salienti agli aderenti al nostro Comitato.

Il 3 febbraio 2022 Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella appena rieletto legge il suo discorso al Parlamento nel giorno del giuramento, tutto incentrato sul concetto di dignità.
Il 07/02/2022 gli scrivo una lettera che concludo con le sue stesse parole:
«La dignità, dunque, come pietra angolare del nostro impegno, della nostra passione civile».
Nella risposta del 22/02/2022 dagli Uffici della Presidenza delle Repubblica: «Gentile signor Zani, in relazione alla lettera indirizzata al Presidente della Repubblica, posso darLe assicurazione che questo Ufficio ha sottoposto quanto da Lei rappresentato all’attenzione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali».

                                Contatti telefonici e via e-mail al MLPS non hanno dato esito.

Giornalisti.

Abbiamo scritto a diversi giornalisti e testate giornalistiche di TV e carta stampata, ma anche dei quotidiani online. Dallo sconosciuto corrispondente locale alla Gabanelli passando per Striscia la notizia/Gabibbo, le Iene, Mario Giordano, Giletti, Report e via dicendo.

L’unico articolo è stato pubblicato dal Gazzettino di Padova. Un buon articolo.

Sindacato.

Della nostra attività ha sempre dato puntuale notizia solo FNC-UGL del Veneto (17/08 e 10/12).
Nel congresso territoriale del Molise è stato approvato un ODG chiede a SLC-CGIL di adoperarsi in tutte le sedi per la Buonuscita.
Abbiamo scritto anche alla UIL (Bombardieri, Proietti) senza trovare risposte. Lo rifaremo dopo aver letto parole condivisibili, ma che non contemplano la nostra mancata rivalutazione.

Errori dell’Agenzia delle Entrate. 
L’anno scorso avevamo segnalato l’errore nell’indicazione della data di assunzione (per tutti il 01/03/1998) nel “ricalcolo”. Il dialogo impostato da Michele Costantino e Daniele del Corso ha portato buoni frutti. L’AE ha riconosciuto la validità di quanto rilevato ed emesso circolari interne a tutte le AE territoriali. Ci sono state resistenze negli Uffici periferici, ma la competente tenacia nel dare consigli attraverso la pagina FB
Stop al Furto delle buonuscite dei lavoratori di Poste Italiane ha dato frutti, tant’è che chi ha presentato istanza ha ottenuto il rimborsi anche consistenti.

Nel 2022 Daniele Del Corso ha riscontrato un nuovo errore nel “ricalcolo”.
Abbiamo segnalato subito a tutti (politici, sindacalisti e giornalisti).
L’unica risposta operativa è venuta dall’On. Gian Mario Fragomeli (commissione Finanze) che si è attivato e procurato un contatto con i competenti Uffici della Direzione Centrale.
Immediatamente abbiamo inviato la documentazione a sostegno il 19/08/2022 e mantenuto nel tempo un colloquio (lungo e complicato) che ha portato a rassicurazioni sull’accoglimento delle ragioni da noi espresse.
Attendiamo che le disposizioni operative a tutti i territori vengano emanati così come ci sono stati illustrati dal Dirigente preposto dell’AE, sicché le sedi territoriali abbiano un atteggiamento omogeneo (e magari si intimi loro di non essere arroganti con chi già si rivolge al funzionario praticamente disarmato e con l’unica forza proveniente dalla sicurezza che quanto abbiamo scritto è fondato).

Come sempre comunicheremo tempestivamente ogni aggiornamento. 
Resta l’amarezza di aver fatto con tenacia, ma da soli, un intervento basato solo sulla buona volontà di poche persone che hanno trovato dall’altra parte persone disposte ad ascoltare anche noi che non abbiamo strumenti giuridici per “imporsi”.

Ricorso alla Corte di Giustizia. 
Il ricorso alla Corte d'Appello presentato nel
2019 da 217 aderenti al Comitato doveva essere discusso a settembre del 2021 - già 2 anni sono tanti - è stata rimandata al 22/11/2022.
Il 16/11/2022 il nostro avvocato Gallone ha ricevuto una PEC con la comunicazione dell’ulteriore rinvio d'ufficio di alcune cause tra le quali la nostra. La nuova data è 12 settembre 2023.
Ogni valutazione non può che partire dal senso di rabbia e schifo per questo modo di agire da parte di chi è preposto ad esercitare la giustizia.

Il tempo che passa è in se stesso una condanna. 
I ricorrenti non chiedono alla “giustizia italiana” di esprimersi nel merito ma il rinvio alla Corte di Giustizia Europea affinché sia verificata la compatibilità della normativa in materia con il quadro delle norme comunitarie.
Questo rimandare nel tempo è di fatto un elemento di condanna che la “giustizia italiana” continua ad infliggere senza rispondere al merito della nostra richiesta: SI ESPRIMA LA CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA.

Ha senso continuare questa lotta? 
Siamo degli illusi Don Chisciotte alle prese coi mulini a vento? 
C’è chi lo dice. Altri lo pensano soltanto.

Noi ci siamo interrogati su questo. 
Per la nostra attività non abbiamo chiesto un nichelino (anzi…) perché ci sono valori non acquistabili, come la gratuità, e…

1-     Mandiamo e-mail innanzitutto agli oltre 1270 nominativi di persone aderenti al nostro Comitato per informarli tempestivamente di ciò che si fa, dell’ascolto/non ascolto ottenuti dai rappresentanti delle Istituzioni.
2-     Pubblichiamo informazioni e manteniamo discussioni sulla pagina FB stop al furto delle buonuscite dei lavoratori di poste italiane.
3-     Rispondiamo a e-mail, telefonate e contatti Messenger.
4-     Questo impegno è operativamente sostenuto da pochissime persone (ne servirebbero di più soprattutto tra i romano-laziali).
5-     Avendo trovato errori negli avvisi di pagamento emessi dall’Agenzia delle Entrate, grazie alle persone competenti che ci sono tra noi, come Daniele Del Corso, abbiamo cercato e trovato interlocutori sensibili all’AE. Ciò ha permesso a diverse persone di ottenere rimborsi e ad altri (che magari fanno ironie sui Don Chisciotte) di non trovarsi nella stessa situazione perché l’errore è stato evitato alla fonte, a loro insaputa.
6-     Siamo i soli ad aver pensato di rivolgerci alla Corte di Giustizia Europea, l’unica che ancora non si è espressa su quello che per noi è un “furto” perpetrato ai danni SOLO di 219.601 dipendenti Postali al 28-/02/1998.

Ci piacerebbe conoscere
il vostro singolo punto di vista.

Il quadro generale non dei più edificanti,
ma con la sincerità di sempre vogliamo
augurare il meglio possibile a voi
e alle persone che vi sono care.

Buona salute
Buon Natale e
Buon anno 2023.


 

giovedì 24 novembre 2022

Incontro con la Sen. Barbara Floridia

Dopo le elezioni, la definizione degli incarichi di governo e la composizione delle commissioni, il nostro comitato ha cominciato a riallacciare i rapporti con vecchi e nuovi Parlamentari.

La scorsa settimana abbiamo cercato gli on. Rizzetto (FdI), Girelli, Scotto (PD-IDP) ed i sen. Floridia, Turco (M5S), Boccia (PD) e l’ex senatrice Parente (IV).

In particolare si è insistito con i Senatori, componenti della commissione Finanze, per chiedere un loro intervento affinché la Direzione Centrale Agenzia delle Entrate dia le dovute risposte ai problemi che abbiamo evidenziato ancora il 19 agosto 2022.

L’unica disponibilità ad ascoltarci è venuta dalla Sen. Barbara Floridia capogruppo del M5S. Contattata il 21 ci ha concesso «15 minuti» nel pomeriggio del 22/11/2022.

-   Sul percorso l’incontro casuale con un giornalista di Agorà (Rai3). Gli abbiamo consegnato il testo di quanto abbiamo scritto la settimana precedente, anche alla Gabanelli, dicendo che se riteneva interessante quanto scritto, avrebbe trovato anche i riferimenti per contattarci.

-   All’ingresso di Via Staderari (uffici del Senato) abbiamo incrociato il sen. Boccia. Gli abbiamo detto che non aveva risposto alla e-mail e che il suo telefono al Senato è staccato. Ha detto di reinviare tutto con e-mail alla sua segretaria «dopodiché tenga presente che noi siamo all’opposizione». «Lo so – ho risposto – ma neanche quando eravate maggioranza avete risposto. Ho scritto anche a Misiani ed altri, ma…». Poi ci ha lasciato, perché “la commissione era già iniziata da 10 minuti ed era in ritardo”… Risponderà alla e-mail?

-   Alle 16,45 negli uffici del gruppo M5S al Senato l’incontrato la sen. Floridia ed il Sen. Nave che lei aveva con sé, per utilizzare al meglio il breve tempo a disposizione.

L’incontro è durato poco meno di mezz’ora, sufficiente ad inquadrare il problema generale grazie anche alla documentazione cartacea di quanto inviato, non anche la parte più urgente (l’Agenzia delle Entrate da due mesi non risponde nel merito delle questioni sollevate obbligando i Postali a pagare più del dovuto).

Aveva proprio altri impegni perché per 2 volte sono entrati a chiamarla, ma vista la nostra insistenza su questa urgenza ha detto di mandare tutto via e-mail alla sua segretaria ed abbiamo concordato quanto segue:

-   Noi avremmo riassunto con e-mail ed allegato la documentazione relativa all’Agenzia delle Entrate (fatto la sera stessa)

-   Loro avrebbero studiato tutta la vicenda, avvalendosi anche della ex Senatrice e Ministro del Lavoro Nunzia Catalfo (che incontrammo la scorsa legislatura).

-   Si sono impegnati a dire qual è la posizione del M5S ed eventualmente cosa è possibile fare, senza infingimenti o azioni di facciata perché «siamo attenti alle istanze dei cittadini e a rispondere con serietà».

 

mercoledì 16 novembre 2022

Nuovo rinvio dell'udienza: si può dire giustizia?

Come sapete alcuni del nostro Comitato hanno intrapreso anche la via giudiziaria verso la Corte di Giustizia Europea.
Il ricorso alla Corte d'Appello presentato nel 2019 doveva essere discusso a settembre dell'anno scorso, ma poi è stata rimandato al 22/11/2022.
Oggi il nostro avvocato Gallone ha ricevuto una PEC con la comunicazione di un ulteriore rinvio d'ufficio di alcune cause tra le quali la nostra. La nuova data è 12 settembre 2023.
Pensiamo che ogni valutazione non possa esimersi dal senso di rabbia e schifo per questo modo di agire da parte di chi è preposto ad esercitare la giustizia.
Ma così è.


mercoledì 21 settembre 2022

Memorandum di fine legislatura

Avevamo promesso un resoconto, una sintesi di ciò che è stato il rapporto coi rappresentanti politici nel corso della XVIII legislatura. Pensavamo di fare le cose con calma e tirare le somme a fine anno, invece le elezioni anticipate ci hanno costretti a ricostruire e sintetizzare l’essenziale dei rapporti avuti con chi è stato eletto in Parlamento.

Andando a votare il 25/09/2022, può essere utile questo pro-memoria di quanto è stato fatto (o non fatto) dai Parlamentari uscenti che si candidano anche per la XIX legislatura.

L’angolo di visuale è quello di chi, come noi, chiede GIUSTIZIA per un problema che rimane irrisolto dal 28/02/1998: la mancata rivalutazione della Buonuscita-TFS di 219.601 dipendenti postali.

Per ciascun parlamentare che si ricandida diciamo cosa ha (o non ha) fatto quando ha incrociato la richiesta di intervenire per risolvere questa iniquità riservata SOLO ai postali.

È uno specchietto velocemente consultabile che riteniamo possa essere un utile contributo all’espressione di un voto consapevole.




 





mercoledì 14 settembre 2022

Ora lo sanno

Passo significativo nella battaglia “Ricalcolo TFR e indennità di fine rapporto”


A seguito dell’interessamento dell’
On. Fragomeli abbiamo potuto trovare un referente e sottoporre alla Direzione Centrale dell’Agenzia delle Entrate il problema che interessa i lavori dimessisi da Poste nel 2017-2018.
Dopo una certosina attività, anche documentale, per arrivare a parlare con la Direzione Centrale dell’Agenzia delle Entrate, ieri, ma in particolare oggi, finalmente un rappresentante del nostro Comitato (Daniele Del Corso) ha potuto essere ascoltato ed esporre le nostre osservazioni/contestazioni.
Alla ripresa dopo il periodo estivo, stamani, si è riunita una Commissione presieduta dal direttore Centrale, Dr. Palmisani, per valutare quanto il nostro Comitato ha portato alla loro attenzione al fine di risolvere una volta per tutte l’anomalia che noi lavoratori di Poste abbiamo quando l'Agenzia delle Entrate deve “ricalcolare“ (tassare la differenza) degli emolumenti di fine rapporto. Il nostro rappresentante ha potuto esporre con chiarezza e in maniera dettagliata quanto gli ex postali riscontrano alla ricezione della tabella di ricalcolo.
Aspettiamo ora una risposta ufficiale di cui vi daremo conto con tempestività, in modo che ciascuno possa affrontare “rifiuti e motivazioni strane” delle agenzie territoriali di riferimento.

Comitato Buonuscita PT

14/09/2022


giovedì 18 agosto 2022

Continua la ricerca di interlocutori

Il nostro Comitato continua a contattare sindacalisti e Parlamentari per sensibilizzarli e coinvolgerli sul problema della Buonuscita. 
L'ultimo, in ordine di tempo, è stato l'On. Gian Mario Fragomeli (PD) componente della VI Commissione (Finanze) della Camera sul problema della Buonuscita e degli errati ricalcoli dell'Agenzia delle Entrate.
Buongiorno On. Fragomeli.

 Le riporto qui sotto la e-mail inviata al Dott. (...) dell'Agenzia delle Entrate con cui Michele Costantino del nostro Comitato Buonuscita PT era in contatto da quando scrivemmo (all'inizio di febbraio 2019) all'allora Direttore dell'AE Dott. Antonio Maggiore a proposito del "ricalcolo tassazione separata". 
 Dallo lo stesso Dott.(...) abbiamo avuto ascolto anche successivamente al ritorno del Dottor Ruffini.

 Allora il problema era l'erronea indicazione della data di assunzione nel ricalcolo (indicata per tutti al 01/03/1998 anziché quella di prima assunzione). Oggi il problema si ripresenta in alcune AE territoriali nonostante dal centro siano state diramate più volte precise indicazioni su come agire correttamente. 
 Quest'anno (e per i prossimi a venire se non cambieranno le cose) ce n'è un altro che abbiamo indicato chiedendo di intervenire. Lo abbiamo segnalato, ma non abbiamo avuto risposta.
 Grazie ad un accordo tra Agenzia delle Entrate, Poste e Gestione commissariale del Fondo Buonuscita dei Postali (GFB) fu deciso che la data di assunzione e l'importo della Buonuscita arrivassero all'AE attraverso un'annotazione sulla CU del dipendente, in modo che il flusso dei dati arrivasse all'AE attraverso il 770 di Poste. Una soluzione intelligente.
 Solo che il dato non è stato indicato al lordo e ciò porta ad un ricalcolo più oneroso del dovuto per il lavoratore.
 Nei territori, si ricorre all'autotutela portando i documenti che certificano un dato corretto, ma pochi sanno tener testa al funzionario e... pagano. Può immaginare l'arrabbiatura per una vicenda che già vede quell'importo non rivalutato dal 28/02/1998, maggiormente tassato ed ora anche ulteriormente tassato (a causa di un errore causato da una situazione unica, che riguarda solo i Postali).
 La risposta è che l'AE non sbaglia: usa il dato indicato da Poste. A sua volta Poste dice giustamente che fa solo da tramite, che il dato è fornito da GFB che a sua volta dice di aver fatto così su indicazione dell'AE...
 Bisogna che i tre si parlino quanto prima e trovino una soluzione. Serve che qualcuno li "obblighi" a dialogare per trovare una soluzione centralizzata. Nel frattempo serve una sospensiva dei termini.

Nel ringraziare per il Suo interessamento, siamo a disposizione per quanto possa servire.
 
Per la mancata rivalutazione ci sentiremo dopo la Sua rielezione. 

Per Comitato Buonuscita PT 

11/08/2022


lunedì 15 agosto 2022

Un buon articolo de "Il Gazzettino" di Padova

"Il Gazzettino" di Padova descrive bene la vicenda Buonuscita-TFS dei postali.
Sarebbe bene che anche i giornalisti di altri territori fossero messi al corrente di questo problema.
E poi...
Ai politici che gireranno i territori alla ricerca del nostro voto non dovremmo stancarci di dire che c'è questo grosso problema di cui farsi carico e risolvere.
Quanti lo faranno?
Sarebbe veramente un BUON FERRAGOSTO!




 

mercoledì 20 luglio 2022

Tassazione separata. Riepilogo per vecchi e nuovi che non capiscono

 

Ennesimo ed ultimo riepilogo

Per vecchi ed i nuovi che si affacciano qui e non capiscono il problema dell’errata tassazione nel ricalcolo in arrivo da Agenzia delle Entrate

 

Elementi capire il ricalcolo sugli emolumenti di fine rapporto

Il ricalcolo sugli emolumenti di fine rapporto è previsto dalla legge fiscale italiana vigente per tutti (TUIR art17/19 e Codice Civile).

Perché?

Perché sono emolumenti a tassazione separata cioè diversa da quella che normalmente un lavoratore ha.

Come vengono tassati?

Il datore di lavoro fa solo una prima tassazione (di solito al 23%) e successivamente l’Agenzia delle entrate provvede a “ricalcolare” la tassazione.

Come?

Fa la media delle ultime 5 dichiarazioni dei redditi del lavoratore finché ha lavorato al netto degli oneri deducibili e per differenza chiede il conguaglio.

Su tutto il TFR?

No, solo su una parte. Sul maturato dal 2001 in poi.

E l’incentivo all’esodo?

L’incentivo all’esodo segue la stessa tassazione del TFR.

Come viene diviso tra maturato prima e dopo 2001?

Mentre per il TFR è facile stabilire i due montanti (prima e dopo e guardando il prospetto di liquidazione l’azienda li mette già dividi), per l’incentivo che nasce praticamente al momento dell’esodo occorre fare un’operazione matematica.

In cosa consiste?

Abbiamo detto che abbiamo due maturati: ante e post 2001 che rispetto al loro totale rappresentano una percentuale. Il totale è uguale a 100 per le quote ante e post basta impostare una proporzione. Esempio

Se 1000 è il totale e le due quote sono una 400 e una 600 avremo:

1000 : 100 = 400 : x   cioè 40%

Va da se che l’altra quota (post) è 60%

L’incentivo sarà ripartito nella stessa percentuale

40% nella quota ante e 60% nella quota post (quella di cui si ripaga)

Ecco perché è importante il montante della quota “ante”:

quanto è più alto, quanto meno incentivo andrà a ricalcolo

Cosa succedeva prima del 2018?

Succedeva che nella quota ante non veniva inserita la buonuscita a noi postali e questa quota considerata solo dal 1/3/98 al 31/12/2000 era esigua è quasi il 90% andava a ricalcolo.

Quando arrivò il mio ricalcolo feci autotutela e distenni che il nostro rapporto di lavoro non era iniziato con la trasformazione di Poste in spa ma prima e che la buonuscita copriva quel periodo ed andava inserita nel ricalcolo in quanto indennità equipollente in un rapporto di lavoro senza interruzioni (nessuno fu licenziato e poi riassunto)

Quale errore fa quest’anno AE?

Conteggia la buonuscita al netto di un abbattimento previsto dalla legge 482/85

Abbattimento che serve per stabilire la tassazione della buonuscita.

La legge fiscale che norma il ricalcolo parla di montante e il TFR è inserito al lordo per fare la proporzione, perché il montante della buonuscita viene invece inserito al netto di una detrazione?

I ricalcolo dello scorso anno avevano tutti la buonuscita al lordo.

Spero di essere stato chiaro perché ora davvero non lo spiego più.      

    Daniele Del Corso

venerdì 1 luglio 2022

Daniele: i passaggi per il controllo del RICALCOLO ricevuto da Agenzia Entrate

Ringraziamo Daniele per questa ulteriore specificazione (con un esempio) che aiuta ciascuno di noi a capire.

Non abusiamo di questo suo dono gratuito.
Ciascuno faccia il proprio controllo 

Rivolgersi a Daniele SOLO IN CASO DI ALTRE criticità.

_________________________________________________________

RICALCOLO 2018
è oramai accertato che tutte le richieste che stanno pervenendo abbiano un errore che comporta più soldi da pagare.
Vi prego di non inviarmi più le vostre da controllare perché a ciascuno di voi devo ripetere esattamente le stesse cose (mi contatti solo chi ha cose più strane e diverse).
Poiché tutti mi dite che non ci capite niente e non siete in grado di controllare da soli vi spiego con immagini cosa dovete controllare .
  1. la data di inizio del rapporto di lavoro deve essere la vostra effettiva e NON 1/3/1998. Se viene messa quella del 1998 non avrete nel conteggio la buonuscita e alla fine pagherete di più
  2. come si vede nell'esempio la data è giusta e nella tabella avete gli anni utili di buonuscita in questo caso 21
  3. l'importo al primo rigo della tabella ricevuta deve essere uguale alla somma tra l'importo lordo della buonuscita e l'importo lordo del tfr maturato alla data del 31/12/2000. (qui abbiamo 14277,05)
  4. l'importo lordo del tfr lo trovate subito sotto 3856,81 mentre quello della buonuscita lo trovate sul prospetto che rilascia la Gestione Commissariale Buonuscita anche su richiesta . In questo caso l'importo lordo della buonuscita è 14009,02 è evidente facendo la somma che l'Agenzia delle Entrate abbia messo un importo minore e che alla fine per un meccanismo - che non vi spiego perché complicato - pagherete qualcosa in più
  5. sotto la foto del prospetto liquidazione della buonuscita dove si può leggere l'importo lordo
Nel caso riscontraste errori, compilate il modello di Autotutela e recatevi nella sede di appartenenza per consegnarlo.
Badate bene che
il ricorso in autotutela NON ANNULLA e NEPPURE SOSPENDE l’obbligo di pagare a scadenza. Senza una risposta bisogna alla scadenza cominciare a pagare, diluite i tempi con la rateizzazione.

Un consiglio: non fermatevi al primo impiegato, ma chiedete di parlare con un Funzionario o Capo-Team gestione e controllo Atti.
Non fatevi intimorire, i buoni contribuenti (quali noi siamo) non devono aver paura di reclamare i propri diritti.




lunedì 20 giugno 2022

Agenzia delle Entrate. Errori 2022. Lo scriviamo alla Direzione Centrale

In questi giorni i colleghi "Cessati" tra il 2017 ed il 2018, stanno ricevendo da parte dell'Agenzia della Entrate (AdE) la famigerata "Comunicazione" di pagamento a seguito del “ricalcolo” IRPEF sugli emolumenti percepiti, TFR e Incentivo.

Come molti di voi sapranno, negli anni scorsi fu fatta da parte di alcuni colleghi una strenua battaglia contro l'AdE a causa di 2 fondamentali errori che venivano perpetrati a nostro danno; con la nostra battaglia pensavamo con convinzione di aver risolto questa diatriba, e i fatti ci stavano dando ragione - fino a qualche giorno fa. Abbiamo però riscontrato ancora degli errori nelle raccomandate arrivate in questo giugno 2022.

Questi errori riguardano:
-          La "DATA DI ASSUNZIONE ERRATA (deve essere quella della prima assunzione e non quella del 01/03/1998);
-       AL RIGO 1 LA CIFRA DEL TFR NON E' COMPRENSIVA DELLA BUONUSCITA AL LORDO".

A tale riguardo, i due colleghi che avevano ben gestito il problema negli anni precedenti hanno inviato una mail alla Direzione Centrale dell’AdE, invitandola a diramare una "Informativa" a tutte le DP, affinché correggano questo loro ennesimo errore perché:

-          per il contribuente comporta più soldi da pagare NON DOVUTI;
-      le agenzie periferiche potrebbero essere invase da “autotutele “che comportano lavoro aggiuntivo per loro.

In Italia molte AdE periferiche agiscono come gli pare e ci trattano a pesci in faccia. (ci sono casi ancora irrisolti).

Nel frattempo invitiamo tutti i colleghi che riceveranno quella "Comunicazione" a controllare il Prospetto dei conteggi, in particolare, la data di assunzione e il rigo 1, che deve contenere la cifra al LORDO della Buonuscita (la trovate nel Prospetto di Liquidazione che la Gestione Commissariale Fondo Buonuscita vi ha inviato unitamente alla cifra) comprensiva del TFR maturato al 2000.

L’incentivo all’esodo, deve essere spalmato nell’intera vita lavorativa del lavoratore dipendente di quell’azienda con la stessa proporzione di maturazione del tfr.

Nel caso riscontraste quegli errori, compilate il modello di Autotutela che Trovate in allegato a questa e-mail e recatevi nella sede di appartenenza per consegnarlo. Badate bene che il ricorso in autotutela NON ANNULLA e NEPPURE SOSPENDE l’obbligo di pagare a scadenza. Senza una risposta bisogna alla scadenza cominciare a pagare, diluite i tempi con la rateizzazione.

Un "Consiglio": non fermatevi al primo impiegato, ma chiedete di parlare con un Funzionario o Capo-Team gestione e controllo Atti.

Non fatevi intimorire, i buoni contribuenti (quali noi siamo) non devono aver paura di reclamare i propri diritti.

Per seguire le discussioni di chi si trova in queste condizioni consigliamo la lettura di quanto è stato scritto e continua ad essere discusso sulla pagina Facebook “Stop al furto delle Buonuscite dei lavoratori di Poste Italiane” a questo link https://www.facebook.com/groups/979298898812730

 Le fonti da cui ricavare i dati sono:
- prospetto di calcolo della Buonuscita al Lordo
- prospetto del TFR
- importo dell’incentivo all’esodo

Quindi dovete:
1) Controllare che la data sia quella di prima assunzione (prima dell’1/3/1998);
2) Al rigo 1 l’importo Buonuscita Lorda (fino al 1998) + tfr lordo maturato da 1/3/1998 a 31/12/2000



Alla Direzione Centrale Agenzia delle entrate

Con la presente, dobbiamo nostro malgrado ritornare su l'annoso problema del ricalcolo IRPEF a carico degli ex lavoratori di Poste S.p.A. i quali in questi giorni stanno ricevendo da alcune Direzioni Provinciali la "Comunicazione" di pagamento così come previsto dal TUIR e specificato nella Circolare AE n. 29/2001.
Nella "Comunicazione" predisposta da AE al primo rigo “ TFR maturato al 31/12/2000 “ è inserito l’importo derivante dalla somma tra Buonuscita maturata fino al 28/2/1998 e il tfr da 1/3/98 al 31/12/2000. Si ricorda che Poste Italiane dal 1/3/1998 ha trasformato la sua natura giuridica in SPA e che i suoi dipendenti in essere sono transitati senza interruzione lavorativa, maturando due emolumenti di fine rapporto e che la buonuscita congelata al 1998 viene erogata a fine rapporto con la normativa di erogazione del Pubblico impiego . Gli emolumenti sono equipollenti e dal 2018 Agenzia Entrate ha riconosciuto la legittimità a costituire un unicum nel conteggio di ricalcolo per determinare le percentuali di maturazione del tfr ante e post 2000 e spalmare così l’incentivo all’esodo secondo la circolare suddetta.
Nelle "Comunicazioni" invece, che attualmente stanno arrivando, l'importo della Buonuscita  è inserita unitamente al TFR al netto, senza cioè l'abbattimento della legge 482/85 così come era successo dal 2018 in poi, e questo comporta, come noi sappiamo una maggiore tassazione.
Ora, onde evitare un afflusso considerevole di colleghi nel presentare un'istanza di Autotutela, nelle varie DP con aggravio di tempo e risorse, sarebbe opportuno a nostro modesto parere, e con la sua "Autorevole" collaborazione far diramare un'Informativa circa questa... diciamo così svista da parte del personale addetto.
Nella certezza di ricevere quanto prima un suo gentile riscontro, come d'altronde verificatosi in altri casi, le porgiamo

Distinti saluti
Michele Costantino