Lettera
- consuntivo 2022
Il nostro impegno nel 2022, in sintesi.
Con la Politica.
Sono continuati anche nel 2022 i contatti
coi Parlamentari. L’interruzione della legislatura ha rotto tutti i fili del
rapporto con i parlamentari ed i loro collaboratori. Ora stiamo pazientemente ricominciando
tutto da capo. Abbiamo documentato i passaggi salienti agli aderenti
al nostro Comitato.
Il
3 febbraio 2022 Il Presidente della
Repubblica Sergio Mattarella appena rieletto legge il suo discorso al
Parlamento nel giorno del giuramento, tutto incentrato sul concetto di dignità.
Il 07/02/2022 gli scrivo una lettera che concludo con le sue stesse parole: «La dignità, dunque, come pietra angolare del nostro impegno, della nostra
passione civile».
Nella risposta del 22/02/2022 dagli Uffici della Presidenza delle
Repubblica: «Gentile signor Zani, in relazione alla
lettera indirizzata al Presidente della Repubblica, posso darLe assicurazione
che questo Ufficio ha sottoposto quanto da Lei rappresentato all’attenzione del
Ministero del lavoro e delle politiche sociali».
Contatti telefonici e
via e-mail al MLPS non hanno dato esito.
Giornalisti.
Abbiamo scritto a diversi giornalisti e
testate giornalistiche di TV e carta stampata, ma anche dei quotidiani online.
Dallo sconosciuto corrispondente locale alla Gabanelli passando per Striscia la
notizia/Gabibbo, le Iene, Mario Giordano, Giletti, Report e via dicendo.
Sindacato.
Della nostra attività ha sempre dato
puntuale notizia solo FNC-UGL del Veneto (17/08
e 10/12).
Nel congresso territoriale del Molise è stato approvato un
ODG chiede a SLC-CGIL di adoperarsi in tutte le sedi per la
Buonuscita.
Abbiamo scritto anche alla UIL
(Bombardieri, Proietti) senza trovare risposte. Lo rifaremo dopo aver letto
parole condivisibili, ma che non contemplano la nostra mancata
rivalutazione.
Errori dell’Agenzia
delle Entrate.
L’anno scorso avevamo segnalato l’errore
nell’indicazione della data di assunzione (per tutti il 01/03/1998) nel
“ricalcolo”. Il dialogo impostato da Michele Costantino e Daniele del Corso ha
portato buoni frutti. L’AE ha riconosciuto la validità di quanto rilevato ed
emesso circolari interne a tutte le AE territoriali. Ci sono state resistenze
negli Uffici periferici, ma la competente tenacia nel dare consigli attraverso
la pagina FB Stop
al Furto delle buonuscite dei lavoratori di Poste Italiane ha dato
frutti, tant’è che chi ha presentato istanza ha ottenuto il rimborsi anche
consistenti.
Nel 2022 Daniele Del Corso ha riscontrato un nuovo errore nel “ricalcolo”.
Abbiamo segnalato subito a tutti (politici, sindacalisti e
giornalisti).
L’unica risposta operativa è venuta dall’On. Gian Mario Fragomeli (commissione Finanze) che si è attivato e procurato
un contatto con i competenti Uffici della Direzione Centrale.
Immediatamente abbiamo inviato la
documentazione a sostegno il 19/08/2022 e mantenuto nel tempo un colloquio
(lungo e complicato) che ha portato a rassicurazioni sull’accoglimento delle
ragioni da noi espresse.
Attendiamo che le disposizioni operative a tutti i territori
vengano emanati così come ci sono stati illustrati dal Dirigente preposto
dell’AE, sicché le sedi territoriali abbiano un atteggiamento omogeneo (e
magari si intimi loro di non essere arroganti con chi già si rivolge al
funzionario praticamente disarmato e con l’unica forza proveniente dalla
sicurezza che quanto abbiamo scritto è fondato).
Come sempre comunicheremo tempestivamente
ogni aggiornamento.
Resta l’amarezza di aver fatto con
tenacia, ma da soli, un intervento basato solo sulla buona volontà di poche
persone che hanno trovato dall’altra parte persone disposte ad ascoltare anche
noi che non abbiamo strumenti giuridici per “imporsi”.
Ricorso
alla Corte di Giustizia.
Il ricorso alla Corte d'Appello presentato nel 2019 da 217 aderenti al Comitato doveva
essere discusso a settembre del 2021
- già 2 anni sono tanti - è stata rimandata al 22/11/2022.
Il 16/11/2022 il nostro avvocato Gallone ha ricevuto una PEC con la
comunicazione dell’ulteriore rinvio d'ufficio di alcune cause tra le
quali la nostra. La nuova data è 12 settembre 2023.
Ogni valutazione non può che partire dal senso di
rabbia e schifo per questo modo di agire da parte di chi è preposto ad
esercitare la giustizia.
Il tempo che passa è
in se stesso una condanna.
I ricorrenti non chiedono alla “giustizia italiana” di
esprimersi nel merito ma il rinvio alla Corte di Giustizia Europea affinché sia
verificata la compatibilità della normativa in materia con il quadro delle
norme comunitarie.
Questo rimandare nel tempo è di fatto un elemento di
condanna che la “giustizia italiana” continua ad infliggere senza rispondere al
merito della nostra richiesta: SI ESPRIMA LA CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA.
Ha senso continuare questa lotta?
Siamo degli illusi Don Chisciotte alle prese coi
mulini a vento?
C’è chi lo dice. Altri lo pensano soltanto.
Noi ci siamo
interrogati su questo.
Per la nostra attività non abbiamo chiesto
un nichelino (anzi…) perché ci sono valori non acquistabili, come la gratuità,
e…
1- Mandiamo
e-mail innanzitutto agli oltre 1270 nominativi di persone aderenti
al nostro Comitato per informarli tempestivamente di ciò che si fa, dell’ascolto/non
ascolto ottenuti dai rappresentanti delle Istituzioni.
2- Pubblichiamo
informazioni e manteniamo discussioni sulla pagina FB stop al furto
delle buonuscite dei lavoratori di poste italiane.
3- Rispondiamo
a e-mail, telefonate e contatti Messenger.
4- Questo
impegno è operativamente sostenuto da pochissime persone (ne servirebbero di
più soprattutto tra i romano-laziali).
5- Avendo
trovato errori negli avvisi di pagamento emessi dall’Agenzia delle Entrate, grazie
alle persone competenti che ci sono tra noi, come Daniele Del Corso, abbiamo
cercato e trovato interlocutori sensibili all’AE. Ciò ha permesso a diverse
persone di ottenere rimborsi e ad altri (che magari fanno ironie sui Don Chisciotte) di non trovarsi nella
stessa situazione perché l’errore è stato evitato alla fonte, a loro insaputa.
6- Siamo
i soli ad aver pensato di rivolgerci alla Corte di Giustizia Europea, l’unica
che ancora non si è espressa su quello che per noi è un “furto” perpetrato ai
danni SOLO di 219.601 dipendenti Postali al 28-/02/1998.
Ci piacerebbe conoscere
il vostro singolo punto di vista.
Il quadro generale non dei più edificanti,
ma con la sincerità di sempre vogliamo
augurare il meglio possibile a voi
e
alle persone che vi sono care.
Buona salute
Buon Natale e
Buon anno 2023.