Indirizzo e.mail

Per comunicazioni scrivi a: buonuscitapt@gmail.com

martedì 28 dicembre 2021

Un servizio

Un Gruppo di denuncia e di servizio su Facebook

Dentro un social come Facebook ci si può stare in tanti modi, più o meno utili per sé.
Il gruppo stop al furto delle buonuscite dei lavoratori di poste italiane ci sta per denunciare quel che non va sulla Buonuscita e, al tempo stesso,  diventare una pagina di servizio.
Dentro ci trovate Rabbia e Ragionevolezza, Conoscenza e Collaborazione nell’affrontare e perfino risolvere alcuni dei problemi che questa stortura normativa, UNICA nel panorama lavorativo, ha creato e continua a creare ai lavoratori e agli ex dipendenti di Poste.
Tutto questo nell’indifferenza - se non fastidio - delle numerose organizzazioni politiche e/o sindacali. (Sì, qualcuno, personalmente, c’è, ma non basta)

Nessuno nasce "imparato”: quando si vuole  basta applicarsi.

Qui sotto mostriamo un piccolissimo estratto esemplificativo di ciò che non troverete altrove.

L’occasione delle festività di fine anno può essere l’occasione per dare un’occhiata e passare parola.

Auguri!



venerdì 17 dicembre 2021

Dal 2022 interessi al 1,25% in caso di ritardato pagamento della Buonuscita-TFS

Dal 2022 crescono gli interessi in caso di ritardato pagamento della pensione e del TFS

Vittorio Spinelli. Giovedì, 16 Dicembre 2021

Lo certifica il decreto del Ministero dell'Economia che fissa i tassi di interesse da applicare a partire dal 1° gennaio 2022. Il tasso sale dallo 0,01% all'1,25%.

Dal prossimo anno tornano a salire gli interessi legali dovuti per il ritardo nei pagamenti dei contributi all'INPS. Da quella data, infatti, il saggio degli interessi legali, fissato allo 0,01% dal 1° gennaio 2021, sale all'1,25%

Lo certifica il Decreto del Ministero dell'Economia e delle Finanze del 13 Dicembre 2021 pubblicato ieri in Gazzetta Ufficiale (G.U. n. 297 del 15 dicembre 2021).

La vigente normativa (art. 2, comma 185, legge n.662/1996) stabilisce che il ministro può modificare la misura del saggio, sulla base del rendimento medio annuo lordo dei titoli di stato di durata non superiore a 12 mesi e tenuto conto del tasso di inflazione registrato nell'anno. L'ultima modifica del tasso si è registrata alla fine dello scorso anno quando il Ministero dell'Economia fissò, in riferimento all'anno 2021, il tasso di interesse in misura pari allo 0,01%. Dal prossimo anno, pertanto, tornano a salire le sanzioni dovute sui contributi previdenziali versati in ritardo da imprese e lavoratori e gli interessi sulle pensioni, prestazioni ed indennità corrisposte dall'Inps ai diretti interessati in ritardo rispetto alla prima data utile di decorrenza.

Contributi

Per quanto riguarda i contributi la modifica ha effetti sulle ipotesi, previste dall'art. 116, comma 15, della legge n. 388/2000, di riduzione delle sanzioni civili fino alla misura prevista per gli interessi legali. Si tratta delle ipotesi del mancato e ritardato pagamento di contributi o premi derivanti da oggettive incertezze normative, per fatto doloso del terzo o per crisi aziendale (Circ. Inps 88/2002). Tale previsione è subordinata all'integrale pagamento dei contributi dovuti da parte del datore di lavoro.

In tale ipotesi i contributi con scadenza di pagamento a partire dal 1° gennaio 2022 saranno oggetto di una maggiorazione dell'1,25%. Per le esposizioni debitorie pendenti alla predetta data, tenuto conto delle variazioni della misura degli interessi legali intervenute nel tempo, il calcolo degli interessi dovuti dovrà essere effettuato secondo i tassi vigenti alle rispettive decorrenze (si veda tabella).

Pensioni

La modifica del tasso legale produce effetti anche con riferimento alle pensioni e alle prestazioni in pagamento dall'Inps (come ad esempio le prestazioni di fine rapporto e di fine servizio). In particolare il ritardato pagamento delle prestazioni in scadenza dal 1° gennaio 2022 sarà oggetto di un interesse legale pari allo 1,25%.

Fonte: PensioniOggi.it


L’esperienza degli anni precedenti prova, la Gestione Commissariale Buonuscita eroga l’importo dovuto (immutato dal 28/02/1998) anche OLTRE i tre mesi aggiuntivi previsti per pagare il dovuto. Dal 2022 gli interessi hanno un peso decisamente più significativo e bisogna farli valere.

Se siete tra coloro che aspettano la Buonuscita nel 2022, pensateci adesso. Coinvolgete le vostre organizzazioni sindacali nazionali su questo problema affinché si muovano per tempo. Lamentarsene dopo non servirà.

Lo diciamo adesso perché – soprattutto tra MARZO e APRILE – questa situazione sarà palese anche ai ciechi e sordi.

Per avere un’idea di cosa si tratta, scorrete i post del nostro Blog scritti negli anni precedenti in quei mesi.