Col nostro
Blog, dal febbraio 2016, vi abbiamo tenuti
costantemente aggiornato e reso disponibili gli elementi utili per un
ragionamento comune sulla BUONUSCITA DEI
DIPENDENTI POSTALI, congelata al 28/02/1998, con evidente grave danno
economico per i 259.601 lavoratori in
forza a quella data.
Tra l’altro vi abbiamo comunicato di aver incontrato
e trovato l’ascolto dell’On. Walter
Rizzetto – Vice Presidente della XI Commissione Lavoro della Camera dei
Deputati –; grazie all’interrogazione che ne è
seguita - il Governo ha ufficializzato
quanto valga la nostra Buonuscita (le
cifre).
Ma ciò che
abbiamo pubblicato nei 90 post del nostro Blog rappresenta solo una minima
parte delle attività del nostro Comitato.
Un rapporto più
diretto e privilegiato, per ovvi motivi, lo possiamo intrattenere solo con chi
ha aderito al Comitato.
I vari e
diversi passaggi costruiti nel tempo e orientati in più direzioni, ci hanno indotto
a non lasciare intentata la strada
dell’azione giudiziale. il Legale al quale abbiamo conferito mandato ci ha
illustrato il percorso da seguire: attraverso il tribunale adito, si chiederà un
rinvio pregiudiziale alla Corte di Giustizia Europea, con successiva remissione
degli atti.
Abbiamo
raccolto un numero sufficiente di persone che, previa opportuna, adeguata ed univoca
informazione, hanno dichiarato di aderire a tale azione.
Chi
può aderire?
i
lavoratori ancora attivi
perché hanno subito un danno certo. Futuro, ma certo.
Coloro
che hanno cessato il lavoro
da meno di 5 anni (o che abbiano
interrotto i termini della prescrizione da non più di 5 anni):
Al
giudice si chiederà
Per
chi ha cessato il lavoro,
la differenza economica, pari alla rivalutazione delle somme o risarcimento del
danno da violazione di direttiva comunitaria, parametrato sul danno
effettivamente subito.
Per
chi è lavoratore attivo:
la condanna ad applicare il corretto criterio di liquidazione dell'indennità di
buonuscita una volta in pensione.
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