Incontri al CODACONS e non solo
Ci premeva soprattutto incontrare il Codacons che ha messo sulla home page
del proprio sito l’iniziativa di una azione collettiva facendo leva sulla
normativa europea.
Codacons (erano presenti 3
legali)
L'azione
legale contro lo Stato per aver scritto quell’art.53 si basa sul mancato
recepimento della normativa europea che sta alla base della sentenza
della Corte di giustizia UE contro SIP/Telecom (ASST) e come in quel caso si
punta sulla continuità del rapporto
di lavoro.
In
sub-ordine si potrebbe puntare sul concetto di discontinuità nel rapporto di lavoro che però non li convince molto
e che si sono impegnati a studiare.
Iter:
Diffida con richiesta di indennizzo e riconoscimento della sentenza.
Dopo 90 giorni azione legale contro
lo Stato. Si tratta di un ricorso
cumulativo con richiesta di risarcimento del danno subìto presso il
Tribunale civile chiedendo subito di rimettere gli atti al giudizio della Corte
Europea.
Il beneficio
di una sentenza favorevole vale SOLO per i ricorrenti. Ricorrente può essere sia
per chi è ancora dipendente, sia chi ha ricevuto la liquidazione della
Buonuscita fino a 5 anni prima, termine oltre il quale scatta la prescrizione.
Sede: Il
foro competente sarà Roma, per tutti e subito si chiederà di rimettere gli atti alla Corte Europea
% di
vittoria/soccombenza. Non si sono espressi oltre un “siamo molto fiduciosi”.
Tempi del
giudizio. Dipende dalla piega che prenderanno le cose davanti al giudice.
Costi: €. 250,00
a persona, comprensiva di €. 50 per iscrizione al CODACONS valida per l’iter e
non per anno solare (è da verificare perché non tutti abbiamo lo stesso
ricordo), indipendentemente dal numero dei ricorrenti. Si aspettano una
partecipazione di almeno 500 persone, numeri che possono muovere l’opinione
pubblica. L’importo resta uguale sia nl caso siano meno o siano di più. Per
questo si attiveranno con mass-media: parlavano di conferenza stampa congiunta.
L'importo copre l'azione legale sino alla sentenza del Tribunale civile, non
copre eventuali spese per Appello, Cassazione né per la Corte Europea.
Documenti:
adesione, busta paga con data di assunzione, prospetto del conteggio della
buonuscita (per i dipendenti è sul sito della gestione del Fondo), calcoli
presso CAF o commercialista per quantificare la differenza tra l'importo della
buonuscita percepito e l'importo che sarebbe maturato considerando l'ultima
busta paga. Un altro calcolo possibile è basato sull'importo che si sarebbe
riscosso se la buonuscita fosse confluita nel TFR. Un ricalcolo della
buonuscita e gli interessi sulla somma non percepita. Questo è un costo aggiuntivo (non quantificato).
Interruzione
dei termini della prescrizione. Prepareranno una lettera da spedire per
raccomandata, necessaria per interrompere i termini della prescrizione
quinquennale e la metteranno online a disposizione di tutti.
Nel pomeriggio abbiamo incontrato l’Avv. Barrile
Propone un’azione
legale si basa sul mancato recepimento della normativa europea. Si chiede la rivalutazione
della buonuscita impugnando il mancato recepimento delle direttive UE.
Iter:
Diffida per evidenziare il contrasto normativo.
Azione legale nazionale - ricorso
cumulativo - presso il Tribunale del lavoro rappresentando la contraddizione e
con richiesta al giudice di rinvio alla CEDU. L'azione legale è sia contro lo
Stato, ma non solo.
Sede: i
ricorrenti saranno raggruppati in macro-aree per intentare cause in diversi
Tribunali del lavoro. Si farà leva sull'ingiustizia sociale, quindi un'adesione
consistente ha più peso.
Costi.
Ipotizzando una partecipazione di 300 persone € 200,00 a persona per la causa
fino alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo compresa, un'integrazione di
60-80 € in caso si vada ai tre giudizi, ed un importo irrisorio (non
quantificato) per i conteggi, i quali saranno necessari al momento della
liquidazione per verificare la correttezza della cifra che ci verrà accordata.
Per i conteggi l'avvocato si affida ad esperti che collaborano con il suo
studio.
È importante
avere almeno 300 persone, per fare massa critica dato che si punta sull’ingiustizia
sociale. Se dovessero aggiungersene altre, la cifra resterà uguale.
Per chi ha
percepito l'indennità la possibilità di
agire si prescrive in 5 anni (dalle dimissioni). Solo i ricorrenti beneficiano dell'eventuale
sentenza favorevole.
Valutazione
In entrambi i casi ci dovremo rivedere
per precisazioni e approfondimenti.
Nessuno di noi è esperto in materia
legale.
Come Comitato arriveremo fino alla presentazione delle
ipotesi e poi ciascuno sceglierà se e come aderire e… come darsi
un’organizzazione dei ricorrenti.
I numeri di cui si è parlato (300-500)
non sono facilmente raggiungibili.
Serve quanto prima un fac-simile a
disposizione di chi vuole interrompere i termini della prescrizione quinquennale (impegno del Codacons) ed il destinatario
o i destinatari ai quali inviare la notifica a mezzo raccomandata.
Notizie di prima mano sono date a
chi ha aderito al Comitato.
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