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martedì 24 dicembre 2019

23/12/2019 Parere favorevole del Governo su ODG


Marina BERLINGHIERI
On. Marina Berlinghieri
Chiara GRIBAUDO
On. Chiara Gribaudo
Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2020 e bilancio pluriennale per il triennio 2020-2022 

In data 23/12/2019, il Governo ha dato parere favorevole all'ODG 9/2305/15 presentato da On. Marina Berlinghieri e On. Chiara Gribaudo (PD). 


La Camera,
premesso che:
dal comma 473 al comma 500 vengono prorogate o messe in atto varie misure a favore del sistema pensionistico, fra le quali la proroga per un anno di opzione donna e dell’Ape sociale; viene modificata la disciplina transitoria finora vigente in materia di indicizzazione dei trattamenti pensionistici; viene, inoltre, introdotta, a decorrere dal 2022, una nuova disciplina a regime in materia di perequazione;
vengono introdotte altre misure specifiche, fra cui quelle in materia di pensionamento anticipato per giornalisti e poligrafici dipendenti di aziende in crisi;
in data 28 febbraio 1998 l'ente Poste italiane è stato trasformato in società per azioni;
l'articolo 53, comma 6, della legge del 27 dicembre 1997, n. 449, con la finalità di provvedere alla liquidazione delle indennità di buonuscita maturata fino alla data del 28 febbraio 1998 dai lavoratori dell'amministrazione postale prima del passaggio di Poste italiane in società per azioni, stabilisce quanto segue: «A decorrere dalla data di trasformazione dell'Ente Poste Italiane in società per azioni (...) al personale dipendente della società medesima spettano (...) il trattamento di fine rapporto di cui all'articolo 2120 del codice civile e, per il periodo lavorativo antecedente, l'indennità di buonuscita maturata, calcolata secondo la normativa vigente prima della data di cui all'alinea del presente comma», ovvero che la prestazione debba essere calcolata sulla base dei valori retributivi utili in vigore al 28 febbraio 1998;
considerato che:
a tutti i dipendenti, sia pubblici che privati, viene riconosciuta la rivalutazione monetaria dell'indennità di buonuscita, essendo questa riconosciuta per legge;
ancora oggi l'importo della buonuscita viene liquidato ai lavoratori postali senza alcuna forma di rivalutazione;
tenuto conto che:
rispondendo all'interrogazione 5-11009 del 30 marzo 2017 presso la XI Commissione permanente della Camera il 18 maggio 2017, il Governo ha reso noto che i lavoratori postali in forza alla data del 28 febbraio 1998 erano 219.601, di questi 76.754 risultavano ancora dipendenti postali mentre agli altri 142.847 cessati dal servizio era già stata liquidata l'indennità di buonuscita non rivalutata dal 1998; l'ammontare della rivalutazione monetaria e degli interessi eventualmente riconoscibili a tutti gli interessati sarebbe pari a 907.261.000 euro, mentre l'ammontare complessivo delle indennità di buonuscita che dovranno essere liquidate fino al 2040 è di 939.972.000 euro;
il Governo con l'approvazione, durante l'iter legislativo della legge di Bilancio 2019, dell'O.D.G. G/981 sez I/8/11 si è già impegnato, non dando seguito all'impegno, a prevedere atti normativi che consentano ai lavoratori di Poste italiane S.p.A di usufruire di un costante aggiornamento del valore dell'indennità di buonuscita;
impegna il Governo:
a valutare l'opportunità di prevedere, attraverso atti di propria competenza, misure che consentano ai lavoratori di Poste italiane S.p.A, sia a quelli cessati che a quelli ancora in servizio, di veder riconosciuta gradualmente la rivalutazione, senza inclusione degli interessi maturati, del trattamento di quiescenza sia dei lavoratori cessati che di quelli ancora in servizio di Poste Italiane s.p.a., al pari di tutti gli altri lavoratori, sia pubblici che privati.

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 23 DICEMBRE 2019 — N. 282. Scarica il PDF e leggi alle pagine 144-145


mercoledì 18 dicembre 2019

Precluso


Questo è il termine formale usato per dire del NON accoglimento dell'emendamento alla Legge di Bilancio proposto dal Sen.  Francesco Laforgia (LeU) che vogliamo comunque ringraziare.
Con lui e gli altri parlamentari che si sono finora mostrati attivi e propositivi continueremo a sollecitare una soluzione da parte del legislatore.

58.0.36
Precluso
Dopo l'articolo aggiungere il seguente:
«Art. 58-bis.
(Rivalutazione trattamento di quiescenza del personale di Poste Italiane)
        1. Al fine di riconoscere gradualmente la rivalutazione, senza inclusione degli interessi maturati, del trattamento di quiescenza sia dei lavoratori cessati che di quelli ancora in servizio di Poste Italiane s.p.a., viene istituito un apposito Fondo presso il Ministero dell'economia e delle finanze con una dotazione finanziaria pari a 40 milioni di euro annui dal 2019 al 2027 e pari a 4 milioni di euro annui dal 2028 al 2040.
        2. Il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, entro 60 giorni dall'entrata in vigore della presente legge, stabilisce le norme attuative per la rivalutazione di cui al comma 1 nel limite delle somme del predetto Fondo».
        Conseguentemente, all'articolo 99, sostituire il comma 2 con il seguente:
        «2. Il Fondo di cui all'articolo 1, comma 200, della legge 23 dicembre 2014, n. 190, è incrementato di 174 milioni di euro per l'anno 2020, di 265 milioni di euro per ciascuno degli anni 2021 e 2022, di 335 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023 e 2024, di 300 milioni di euro per l'anno 2025, di 381 milioni di euro per ciascuno degli anni 2026 e 2027, di 417 milioni per ciascuno degli anni dal 2028 al 2040 e di 421 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2041».

lunedì 2 dicembre 2019

L'emendamento del Sen. Francesco Laforgia

Risultati immagini per francesco laforgia
Legge di Bilancio (DDL n. 1586)

All'esame del Senato l'emendamento che ci riguarda.


58.0.36
Dopo l'articolo aggiungere il seguente:
«Art. 58-bis.
(Rivalutazione trattamento di quiescenza del personale di Poste Italiane)
        1. Al fine di riconoscere gradualmente la rivalutazione, senza inclusione degli interessi maturati, del trattamento di quiescenza sia dei lavoratori cessati che di quelli ancora in servizio di Poste Italiane s.p.a., viene istituito un apposito Fondo presso il Ministero dell'economia e delle finanze con una dotazione finanziaria pari a 40 milioni di euro annui dal 2019 al 2027 e pari a 4 milioni di euro annui dal 2028 al 2040.
        2. Il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, entro 60 giorni dall'entrata in vigore della presente legge, stabilisce le norme attuative per la rivalutazione di cui al comma 1 nel limite delle somme del predetto Fondo».
        Conseguentemente, all'articolo 99, sostituire il comma 2 con il seguente:
        «2. Il Fondo di cui all'articolo 1, comma 200, della legge 23 dicembre 2014, n. 190, è incrementato di 174 milioni di euro per l'anno 2020, di 265 milioni di euro per ciascuno degli anni 2021 e 2022, di 335 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023 e 2024, di 300 milioni di euro per l'anno 2025, di 381 milioni di euro per ciascuno degli anni 2026 e 2027, di 417 milioni per ciascuno degli anni dal 2028 al 2040 e di 421 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2041».