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giovedì 9 ottobre 2025

Nuova interrogazione dell'On. Fabrizio Benzoni - Azione


Nuova interrogazione dell'On. Fabrizio Benzoni (AZ-PER-RE) cofirmata dal'On. Antonio D'Alessio (AZ-PER-RE).

Con rinnovato impegno gli On. Benzoni e D'Alessio tornano a presentare un'interrogazione al Ministro del Lavore e delle Politiche Sociali su mancata rivalutazione Buonuscita dei Postali dal 28/02/1998 riprendendo l'argomento là dove era stato lasciato dopo la risposta del Sottosegretario Durigon all'interrogazione a risposta immediata in commissione XI-Lavoro, sempre dell'On. Benzoni, del 30-11-2023. 

Da allora abbiamo scritto al Sottosegreatario Durigon chiedendogli un incontro nel merito e sottoporgli alcune ipotesi di soluzione. Abbiamo più volte telefonato alla sua segreteria per avere una risposta e reiterato la richiesta di incontro. NULLA.

Nulla neppure a seguito delle parole rassicuranti, in questo senso, avute successivamente all'incontro con l'On. Simona Bordonali (Lega).

Questa nuova interrogazione evidenzia anche le criticità seguite all'attacco informatico al sito delle GCFBuonuscita chie ha compromesso anche l'area riservata, tuttora non ripristinata.

Atto Camera
Interrogazione a risposta scritta 4-06071
presentato da
BENZONI Fabrizio
testo di
Martedì 7 ottobre 2025, seduta n. 543 

BENZONI e D'ALESSIO. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

nel corso dell'attuale legislatura, il Ministro interrogato è stato destinatario di numerose interrogazioni parlamentari – in entrambi i rami del Parlamento e provenienti da opposti e differenti gruppi – sul tema del mancato aggiornamento del valore dell'indennità di buonuscita maturate sino al 28 febbraio 1998 dai lavoratori postali;

l'unica ad aver ricevuto risposta è stata presentata dai presenti interroganti nel novembre 2023 nell'ambito di un
question time in Commissione lavoro (n. 5-01679). In sede di risposta, il Sottosegretario Durigon concludeva dicendo che: «la vicenda esposta (...) è meritoria di attenzione da parte del Governo» seppur riconoscendo quanto, l'ipotesi di aggiornamento del valore dell'indennità di buonuscita, comporterebbe, unitamente alla modifica dell'attuale disciplina in materia di buonuscita, l'allocazione di ingenti risorse finanziarie, la cui possibilità di reperimento è da valutarsi alla luce dell'attuale quadro congiunturale e nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica;

come fatto notare in sede di replica, appare paradossale che sia stata, di fatto, congelata l'indennità di buonuscita di circa duecento mila dipendenti postali considerato che la prestazione viene calcolata sulla base dei valori retributivi utili in vigore al 28 febbraio 1998, a differenza di quanto avviene per gli altri lavoratori pubblici e privati;

tale discriminazione si protrae da anni e, come gli interroganti hanno avuto modo di apprendere, il Sottosegretario Durigon e altri organi ministeriali, nel corso dell'ultimo anno, avrebbero ricevuto direttamente numerose segnalazioni e sollecitazioni da parte dei cittadini coinvolti volte a chieder seguito di quanto pronunciato dal Sottosegretario in merito all'attenzione che il Governo riserva alla problematica. Tuttavia, non hanno ricevuto alcuna risposta concreta o proposta di soluzione. Ogni tentativo di interlocuzione, anche per il tramite di parlamentari appartenenti a diversi schieramenti e di rappresentanze sindacali, non ha sortito alcun esito;

in aggiunta si segnala che il sito web della gestione commissariale del Fondo buonuscita, istituito specificamente per i lavoratori di Poste italiane, nel novembre 2024 è stato oggetto di un attacco informatico che ha compromesso l'accesso all'area riservata, tuttora non ripristinata. Tale circostanza, che tuttora persiste, ha determinato notevoli disagi per gli iscritti e incertezza in ordine alla gestione dei dati personali;

la condizione di grave incertezza e disparità di trattamento rispetto ad altre categorie di lavoratori che continua a persistere necessita di essere risolta. Si osserva, inoltre, che l'onerosità dell'intervento è dipesa anche dal protrarsi, negli anni, del blocco della rivalutazione della buonuscita pertanto, continuare a rimandare una concreta iniziativa risolutiva, renderà sempre più ingenti le somme necessarie alla rivalutazione della buonuscita di tutti coloro che ne hanno diritto, anche considerando la maturazione degli interessi su tali importi –:

se – qualora non fosse possibile promuovere iniziative normative al fine di riconoscere la rivalutazione del trattamento di quiescenza sia dei lavoratori cessati che di quelli ancora in servizio di Poste italiane – non si intenda fornire una risposta risolutiva ai cittadini e alle cittadine coinvolti;

quali iniziative di competenza si intendano adottare per garantire la piena funzionalità e sicurezza del sito della Gestione commissariale del Fondo buonuscita;

se si ritenga opportuno convocare in tempi brevi un tavolo di confronto con le rappresentanze dei lavoratori interessati, al fine di individuare soluzioni concrete e condivise a una problematica che si protrae da anni.

(4-06071)