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sabato 21 settembre 2024

Si può

Di persone dedite all’impegno gratuito e che sono a disposizione - con tutte le proprie energie - ne abbiamo conosciute più di una. Non tante in verità. Con loro è come trovare un’oasi ristoratrice dopo tanto disorientato cammino nel deserto di riferimenti.

Questo relazionarci online ha potuto far emergere esempi di dedizione, competenza, capacità di ascolto, pazienza nel mantenere la discussione solo sul tema della Buonuscita-TFS.
Leggere pazientemente ogni documentazione inviata e rispondere a ciascuno (pur non conoscendolo) ed accompagnarlo fino alla definizione della propria situazione, non è cosa da poco.
Non abbiamo uffici né tariffe praticate ma rispondiamo sempre nel merito (tranne quando l’ennesima domanda su questioni già trattate e che per rispetto nostro dovreste aver già letto). Lo facciamo appena possibile, anche se siamo fuori casa, anche se l’ora è tarda, per non rubare troppo tempo alle nostre famiglie. Facciamo tutto mettendoci nei panni dell’altro. 

In particolare Daniele Del Corso. Solo questo mese ha seguito diverse persone nel controllo dei “RICALCOLO
IRPEF" relativo agli emolumenti di fine rapporto emessi dall’AdE, soprattutto l’errore nell’indicare la data del 01/03/1998. Nonostante le reiterate circolari emanate dalla Dir. Centrale già dal 2018, diversi territori fanno ancora questo errore. A tutti è stato fornito il necessario supporto per interagire con la propria agenzia delle entrate di riferimento e risolvere il problema.

Quando si sono incontrate persone con condizioni di salute molto delicate che hanno trovato il muro eretto da qualche dirigente territoriale dell’AdE abbiamo preso subito contatto con la Direzione Centrale. I buoni rapporti costruiti e l’affidabilità di un Dirigente hanno fatto sì che le cose fossero incanalate correttamente. A volte con le scuse.

A proposito. Sulla pagina FB Stop al furto delle buonuscite dei lavoratori di poste italiane si è chiesto che ci fossero segnalate le situazioni sospese.

Spesso il singolo lavoratore - lasciato a sé stesso - si trova a dover versare importi per tasse non dovute anche di migliaia di €uro.

Questo per dire che

-        la gratuità è un valore
-        la solidarietà vera è quella praticata
-        la competenza cammina sulle gambe della concretezza.
Come Comitato abbiamo cercato di muovere queste leve.

Eppure questi esempi non schiodano i Postali (ed ex) dalla fumosità di parole intonate sul lamento e che pervadono i social.

Non vogliamo neppure sentirci dire bravi con tanto mani plaudenti e stickers vari.
Il vero ringraziamento è quando l’esempio incide su noi e sui nostri comportamenti nel quotidiano. Il mondo non cambia solo con grandi rivoluzioni, ma in primo luogo cambia da noi e dal nostro piccolo orto.

Andare oltre la sterile critica. Si può.

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