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mercoledì 20 luglio 2022

Tassazione separata. Riepilogo per vecchi e nuovi che non capiscono

 

Ennesimo ed ultimo riepilogo

Per vecchi ed i nuovi che si affacciano qui e non capiscono il problema dell’errata tassazione nel ricalcolo in arrivo da Agenzia delle Entrate

 

Elementi capire il ricalcolo sugli emolumenti di fine rapporto

Il ricalcolo sugli emolumenti di fine rapporto è previsto dalla legge fiscale italiana vigente per tutti (TUIR art17/19 e Codice Civile).

Perché?

Perché sono emolumenti a tassazione separata cioè diversa da quella che normalmente un lavoratore ha.

Come vengono tassati?

Il datore di lavoro fa solo una prima tassazione (di solito al 23%) e successivamente l’Agenzia delle entrate provvede a “ricalcolare” la tassazione.

Come?

Fa la media delle ultime 5 dichiarazioni dei redditi del lavoratore finché ha lavorato al netto degli oneri deducibili e per differenza chiede il conguaglio.

Su tutto il TFR?

No, solo su una parte. Sul maturato dal 2001 in poi.

E l’incentivo all’esodo?

L’incentivo all’esodo segue la stessa tassazione del TFR.

Come viene diviso tra maturato prima e dopo 2001?

Mentre per il TFR è facile stabilire i due montanti (prima e dopo e guardando il prospetto di liquidazione l’azienda li mette già dividi), per l’incentivo che nasce praticamente al momento dell’esodo occorre fare un’operazione matematica.

In cosa consiste?

Abbiamo detto che abbiamo due maturati: ante e post 2001 che rispetto al loro totale rappresentano una percentuale. Il totale è uguale a 100 per le quote ante e post basta impostare una proporzione. Esempio

Se 1000 è il totale e le due quote sono una 400 e una 600 avremo:

1000 : 100 = 400 : x   cioè 40%

Va da se che l’altra quota (post) è 60%

L’incentivo sarà ripartito nella stessa percentuale

40% nella quota ante e 60% nella quota post (quella di cui si ripaga)

Ecco perché è importante il montante della quota “ante”:

quanto è più alto, quanto meno incentivo andrà a ricalcolo

Cosa succedeva prima del 2018?

Succedeva che nella quota ante non veniva inserita la buonuscita a noi postali e questa quota considerata solo dal 1/3/98 al 31/12/2000 era esigua è quasi il 90% andava a ricalcolo.

Quando arrivò il mio ricalcolo feci autotutela e distenni che il nostro rapporto di lavoro non era iniziato con la trasformazione di Poste in spa ma prima e che la buonuscita copriva quel periodo ed andava inserita nel ricalcolo in quanto indennità equipollente in un rapporto di lavoro senza interruzioni (nessuno fu licenziato e poi riassunto)

Quale errore fa quest’anno AE?

Conteggia la buonuscita al netto di un abbattimento previsto dalla legge 482/85

Abbattimento che serve per stabilire la tassazione della buonuscita.

La legge fiscale che norma il ricalcolo parla di montante e il TFR è inserito al lordo per fare la proporzione, perché il montante della buonuscita viene invece inserito al netto di una detrazione?

I ricalcolo dello scorso anno avevano tutti la buonuscita al lordo.

Spero di essere stato chiaro perché ora davvero non lo spiego più.      

    Daniele Del Corso

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