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lunedì 22 ottobre 2018

Incontro con On. Comaroli

Non ci fermiamo mai.
On. Silvana Comaroli
Venerdì 19/10/2018, abbiamo avuto il piacere di incontrare l’on. Silvana Comaroli (Lega), membro della Commissione Bilancio della Camera.
Ricordiamo che l’On. Comaroli fu tra i parlamentari che sottoscrissero la risoluzione parlamentare del 2012 sulla Buonuscita (prima firmataria On. Lucia Codurelli).
Nel corso del colloquio, molto cordiale ed informale, abbiamo avuto modo di rappresentarle il “nostro” problema, di tutto ciò che abbiamo fatto sinora, delle risposte ottenute a livello parlamentare e di governo, dei pronunciamenti che si sono susseguiti nel tempo da parte dei diversi Organi Giudiziari, delle iniziative attualmente in essere – tra cui il ricorso pendente davanti al Giudice del Tribunale di Roma - e le nostre speranze al riguardo.
L’on. Comaroli, che ringraziamo pubblicamente per lo spazio riservatoci, è apparsa subito ben disposta all’ascolto, per quanto preoccupata per la cifra complessiva, stimata, come si ricorderà in circa 907 milioni, per soddisfare rivalutazione ed interessi sulla nostra Buonuscita.
Nel precisare di non promettere “la soluzione”, non avendola e non rientrando tra i suoi poteri, si è tuttavia impegnata a cercare di coinvolgere anche altri parlamentari, di provenienza trasversale rispetto alla attuale formazione governativa, perché la prossima legge di Bilancio possa prevedere qualche intervento a nostro favore.
Continuiamo a sperare e a lottare.

3 commenti:

  1. Dobbiamo fargli capire che i 907 milioni non andrebbero stanziati tutti e subito ma diluiti nel tempo, mettiamo 10 anni o anche piu' se necessario, iniziando ovviamente da chi e' gia' andato in pensione da piu' tempo. In questo modo penso che non ci sarebbe da spaventarsi e preoccuparsi se questo e' il governo del popolo come qualcuno ama definirsi. Se il governo del popolo vuole essere tale non solo a parole questa e' la legislatura buona per rimediare a questa odiosa ingiustizia piu' che ventennale ormai .

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  2. Ma i 907 milioni, non sono nostri? Perché chi doveva non ha acquistato titolo dello stato? Perché non ha avuto la diligenza del buon padre di famiglia, così come obbliga la legge, quando uno custodisce le cose di un altro? Chi ci ha guadagnato? Perché è sicuro che quei soldi non sono stati lì a prendere polvere...

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    1. Ciò che dici è giusto, di fondo, ma gli oltre 907 mln sono una cifra che assomma in sé mancata rivalutazione e interessi.

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