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venerdì 21 settembre 2018

L'interrogazione della Sen. Annamaria Parente

Era uno degli impegni assunti durante l'incontro coi rappresentanti del nostro Comitato durante l'incontro del 12/9/2018.
Ecco il testo dell'interrogazione a risposta orale in Commissione presentato dalla Sen. Annamaria Parente, Vice Presidente della Commissiona Lavoro del Senato 

Atto n. 3-00218 (in Commissione) 
Pubblicato il 20 settembre 2018, nella seduta n. 38

PARENTEBELLANOVAPITTELLAFEDELIPATRIARCALAUSVATTUONEMARGIOTTA
STEFANOBOLDRINIALFIERIGIACOBBED'ARIENZOVALENTE - 

Foto del Senatore Annamaria PARENTEAi Ministri dello sviluppo economico e del lavoro e delle politiche sociali. -
Premesso che:
in data 28 febbraio 1998 l'ente Poste italiane è stato trasformato in società per azioni;
l'art. 53, comma 6, della legge del 27 dicembre 1997, n. 449, con la finalità di provvedere alla liquidazione delle indennità di buonuscita maturata fino alla data del 28 febbraio 1998 dai lavoratori dell'amministrazione postale prima del passaggio di Poste italiane in società per azioni, stabilisce quanto segue: «A decorrere dalla data di trasformazione dell'Ente Poste Italiane in società per azioni (...) al personale dipendente della società medesima spettano (...) il trattamento di fine rapporto di cui all'articolo 2120 del codice civile e, per il periodo lavorativo antecedente, l'indennità di buonuscita maturata, calcolata secondo la normativa vigente prima della data di cui all'alinea del presente comma», ovvero che la prestazione debba essere calcolata sulla base dei valori retributivi utili in vigore al 28 febbraio 1998;
considerato che:
a tutti i dipendenti, sia pubblici che privati, viene riconosciuta la rivalutazione monetaria dell'indennità di buonuscita, essendo questa riconosciuta per legge;
ancora oggi l'importo della buonuscita viene liquidato ai lavoratori postali senza alcuna forma di rivalutazione;
tenuto conto che, rispondendo all'interrogazione 5-11009 del 30 marzo 2017 presso la XI Commissione permanente della Camera il 18 maggio, il Governo ha reso noto che i lavoratori postali in forza alla data del 28 febbraio 1998 erano 219.601, di questi 76.754 risultavano ancora dipendenti postali mentre agli altri 142.847 cessati dal servizio era già stata liquidata l'indennità di buonuscita non rivalutata dal 1998; l'ammontare della rivalutazione monetaria e degli interessi eventualmente riconoscibili a tutti gli interessati sarebbe pari a 907.261.000 euro, mentre l'ammontare complessivo delle indennità di buonuscita che dovranno essere liquidate fino al 2040 è di 939.972.000 euro,
si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo intenda adottare iniziative, anche di natura normativa, che consentano ai lavoratori di Poste italiane SpA, sia a quelli cessati che a quelli ancora in servizio, di usufruire di un costante aggiornamento del valore dell'indennità di buonuscita, al pari di tutti gli altri lavoratori, sia pubblici che privati.

14 commenti:

  1. Fa' piacere leggere che qualche deputato si impegna per trovare una soluzione a questa "annosa ingiustizia" perpetrata , ai soli lavoratori postali. Spero in risoluzione positiva.

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  2. Il problema potrebbe esere risolto individualmente facendosi promotori contro lo Stato. Ma risulterebbe non solo improbabile avviare una procedura risarcitoria a livello individuale. Contrariamente, la Corte dei Conti, non si esprimerebbe, come non lha fatto, contro il provvedimento del Governo Monti, avanzando le impossinilita di reperire i fondi necessari. Lunica via, sarebbe quella delle Interrogazioni parlamentari denunciando la Incostuzionalita' della norma. Ma anche seguendo questa starda, quale governo andrebbe a reperire risorse aggiuntive con tutte le promesse elettorali già fatte e quindi da esaudire? Non ci rimane che piangere.

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    1. Oltre che improbabile l'idea e' improponibile: come farebbe ognuno di noi singolarmente a far causa allo stato ? Per quanto riguarda le interrogazioni qualche mosca bianca ci prova e ci ha gia' provato nella scorsa legislatura ma stando ai risultati fin qui ottenuti ha suscitato solo l'ilarita' dei commensali.

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  3. speriamo.... speriamo e gli anni passano. Sarà dura vincere contro questo muro di gomma, questa assurda ingiustizia. Grazie al Comitato per l'impegno e l'ostinazione dimostrata che ci lascia almeno un minimo di speranza. Grazie di cuore

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  4. Buone le iniziative, non si è saputo nulla udienza del 13/9/18 della Corte Europea?
    È difficilissimo che venga inserito in finanziaria un emendamento promosso da Liberi ed uguali
    Bisognerebbe fare un' iniziativa anche per non attendere la liquidazione per due anni.
    Saluti Pino Boccia

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    1. Non ne è stato fatto un post, ma è scritto nel post precedente, resoconto degli incontri del 12 e 13/9/2018:
      «Dell'udienza prevista il 13/9/2018 e rimandata al 23/11/2018 (della quale chiedevamo quale fosse la posizione del Governo) non sapeva nulla».

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  5. Noto con piacere che uno(a) del Pd si abbassa a perorare la causa di noi povera plebaglia postale, speriamo bene !

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  6. Questa interrogazione e' diretta a Di Maio : sara' una mia impressione ma piu' passano i giorni e piu' questo governo che si definiva del cambiamento e in particolare il ministro del lavoro sono una profonda delusione.

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  7. Chi visse sperando mori' cac...., vecchio detto toscano.

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    1. Non avevi altro di meglio da dire? Che so, un contributo da dare? Qualcosa da spiegare, una volontà da esprimere, un consiglio, un suggerimento, una proposta tua...
      Proprio nulla di meglio che riesumare le parole di quel toscanaccio sfigato?

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    2. A suo tempo le ho fatte !

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    3. Se hai esaurito le cartucce puoi, almeno per onestà intellettuale, pensare che altri potrebbero provarci.
      Invece ti trastulli coi detti più scontati ed inutili.
      E se speri che ti risponda ancora, poresti essere vittima del tuo detto.

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    4. La mia uscita anche se inopportuna non voleva essere offensiva nei confronti di nessuno e specialmente delle persone che si sono date daffare cercando di stabilire un contatto con le stanze dei bottoni il 12 settembre e prima ancora in numerose occasioni. In un momento di sconforto e depressione pensando ai poco meno di 10mila euro che gli hanno fregato a uno gli puo' anche venire la voglia di ricorrere a certe frasi, percio' chiedo scusa a te e a tutti gli utenti del blog. Do atto alla Sen. Parente della sollecitudine con cui ha presentato l'interrogazione promessa il 12: SPERIAMO ( lo dico anch'io ) altrettanto anche in chi deve rispondere. Se poi, come sembra, la faccenda comincia a essere all'attenzione dell'Europa grazie ai colleghi del Molise , tanto di cappello.

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    5. Per me è tutto chiarito. Ti riconosco l'onestà intellettuale di queste parole.

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