In questa
sede, vorremmo “prepararvi” riguardo a ciò che vi potrebbe accadere una volta
cessato il vostro rapporto di Lavoro. L’importo della Buonuscita che vi sarà
liquidato – nella maggior parte dei casi – 27 mesi dopo tale evento, sarà
quello maturato alla data del 28 febbraio 1998, ultimo giorno di rapporto di
diritto pubblico con la ex Amministrazione P.T., senza ALCUNA RIVALUTAZIONE
MONETARIA. Come se non bastasse, entro il quinquennio e di norma due anni dopo
l’avvenuta liquidazione della Buonuscita, la sezione dell’Agenzia delle
Entrate, competente per territorio, effettua il ricalcolo della tassazione
applicata da Poste riguardo a TFR ed eventuale Esodo incentivato, oltre a
quella sulla Buonuscita. Ecco, sappiate che molto spesso questi ricalcoli sono
errati, con richieste di conguagli, anche di migliaia di euro, a scapito dei
lavoratori. Il meccanismo non è semplice da spiegare, dovete solo crederci,
perché lo sperimentiamo ogni giorno, in ambito nazionale, sulla nostra pelle. E
capiterà anche a voi, se “QUALCUNO” non si adopererà perché tale situazione
venga risolta una volta per tutte! Noi, come Comitato vigiliamo e ci rendiamo
disponibili per consigliare le modalità da seguire per non vedere falcidiata,
per di più ingiustamente, la nostra Buonuscita, già non rivalutata! Ma chi non
sa paga, e credeteci, quelli che non sanno sono davvero tanti….
Gli
“esperti” del Comitato sono ora subissati da migliaia di richieste di
consulenze (svolte gratuitamente e con competenza accollandosi volontariamente
un ruolo di supplenza per un ruolo che pensiamo dovrebbe essere proprio del
Sindacato): abbiamo chiesto un intervento alle Segreterie Nazionali di quello
che una volta era il “nostro” Sindacato. Ma, evidentemente, una volta che siamo
cessati di essere “postali” non meritiamo alcuna attenzione. Ma voi che lo siete
ancora avete la possibilità di far sentire, OGGI, la vostra voce: basterebbe
una presa di posizione nei confronti del Direttore Centrale dell’Agenzia delle
Entrate perché emani nuovamente disposizioni univoche su
tutto il territorio Nazionale. Sino a qualche mese fa, ci eravamo riusciti;
poi, cambiato il Responsabile, le Agenzie territoriali dell’AdE hanno ripreso a
comportarsi in maniera difforme pur in presenza della stessa, medesima,
fattispecie: il ricalcolo della liquidazione ai dipendenti di Poste. E, come
dicevamo prima, sempre, naturalmente, a loro discapito.
Datevi da
fare oggi, domani sarà sicuramente troppo tardi!
Salve io sono uscito da poste il 1 luglio 2018,sugli statini non ho nessuna interruzione assunto 31/10/1977 cessazione 1/07/2018,uscito con quota 100 sto aspettando la famosa liquidazione bloccata per ora nessuna comunicazione ade.saluti e grazie
RispondiEliminaDevi aspettare che fsi 67 anni per avere quei soldi tirano a campare
EliminaMi è arrivata la lettera AE. 5.096€ l'anno era giusto 1984 ma per il resto non sono stata in grado di controllare pertanto non mi restava altro da fare che pagare la somma rateizzata.nessun aiuto dal sindacato. Grazie comunque per tutto ciò che fate. Siete unici
RispondiEliminaArrivata la lettera della AE. Totale 5.096€. Controllato data 1984 per il resto ho dovuto fidarmi e ho chiesto la rateizzazione. Nessuno ha saputo aiutarmi. Voi siete unici.
RispondiEliminaVorrei capire cosa possiamo fare?
RispondiEliminaPer organizzarci sarebbe importante fare un incontro per decidere come comportarsi, io sono ancora in azienda, ma moltissimi sono andati via e andranno via a breve.
Cosa è possibile fare?
EliminaNel post è scritto. Ciascuno sul proprio territorio si attivi con gli altri lavoratori postali ancora attivi nel porre il problema.
I sindacati possono fare qualcosa e questo è il minimo. Fanno assemblee? Si presenti il problema e si sottoponga un documento da votare: servirebbe a diffondere l'informazione e obbligare i vertici a mettersi in gioco nel merito.
I postali sono sparsi sul territorio e l'unico modo per agire univocamente è attraverso il contatto online e facendo riferimento al nostro Comitato (che non vuole essere l'ennesimo sindacatino).
Io ho rinunciato a credere nel sindacato e dopo 36 anni ho disdetto anche quello almeno risparmio quei soldi lì visto che in 36 anni anche lo stipendio e restato fermo ci hanno superato anche i bidelli pur rispettando il loro lavoro credo che il nostro richieda più impegno e formazione.
RispondiEliminaPer quanto attiene le "richieste" dell'Agenzia delle Entrate sulla Buonuscita, a me hanno detto che bisogna contestarle adducendo come motivazione due leggi che ridurrebbero il montante da tassare. Una è il DPR 917/86, art. 19 comma 2 del Testo unico delle Imposte e l'altra è la legge 482/85 modificata con D.lgs 446/97.
RispondiEliminaVi risulta?
Se hai avuto anche l'incentivo all'esodo e la data di prima assunzione riportata è 01/03/1998 c'è sicuramente un errore.
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