EROGAZIONE DELLA BUONUSCITA
ANCHE I LAVORATORI POSTALI USCITI CON “QUOTA 100”
POSSONO RICEVERE IL FINANZIAMENTO ALLA CESSAZIONE DAL SERVIZIO
Col messaggio e-mail 42 del 12 febbraio 2020 vi abbiamo comunicato, in seguito ai chiarimenti richiesti al Fondo Buonuscita, che anche i lavoratori di Poste Italiane sono considerati “dipendenti di pubbliche amministrazioni” per quanto riguarda la corresponsione della Buonuscita maturata prima del 27 febbraio 1998, ossia per i periodi antecedenti la trasformazione in Società per azioni.
Nonostante le nostre perplessità ritenemmo che, se i lavoratori postali sono equiparati ai lavoratori pubblici, devono poter usufruire, come previsto al comma 5 dall’art. 23 del D.lgs. 4/2019 coordinato con la legge di conversione n. 26 del 28 marzo 2019, della possibilità di richiedere, al momento della liquidazione della pensione con “quota 100”, di un finanziamento pari all’indennità di fine servizio maturata, nella misura massima di € 45.000 (nel caso dei lavoratori postali la cifra è nettamente inferiore), al netto degli interessi, mediante finanziamento bancario da erogare entro 75 giorni dalla cessazione dal servizio.
Con il D.P.C.M. del 15 giugno 2020 sono state definite le condizioni per accedere a detto finanziamento e le modalità per poterne usufruire, pertanto anche i colleghi pensionati di Poste Italiane potranno presentare domanda come regolamentato all’art. 6.
Il rimborso del finanziamento avverrà mediante trattenuta operata da parte degli enti finanziatori in sede di corresponsione del trattamento alla data prevista.
Da non sottovalutare è anche l’impatto positivo dell’introduzione della detassazione Irpef variabile, sulla quota di Buonuscita pagata nei mesi successivi alla cessazione dal servizio.
La tassazione della quota di Buonuscita sarà infatti ridotta dal 1,5% al 7,5%, a seconda che sia erogata dopo 12, 24, 36, 48 o 60 mesi dalla cessazione del rapporto di lavoro.
Il comma 2 dell’articolo 23 del D.lgs. 4/2019 stabilisce, analogamente, che a possono usufruire di detto finanziamento anche i soggetti che accedono o hanno avuto accesso al trattamento di pensione con la c.d. “legge Fornero”.
Per ulteriori informazioni i colleghi pensionati, che intendono avvalersi di questa opportunità, possono rivolgersi alle strutture del patronato INAS.
Cordiali saluti
MAURIZIO CAMPUS
SEGRETARIO GENERALE
Non solo riceviamo la buonuscita in ritardo senza interessi ma dobbiamo pagare gli interessi noi,a questo punto ci hanno rubato i nostri soldi legalmente.
RispondiEliminaMa state bene???????
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