La UILposte interviene per comunicare le informazioni ricevute.
Quste confermano quanto da noi sollevato a suo tempo, e cioè prima ancora che la discussione della norma diventasse legge, quando sarebbe stato possibile intervenire.
Sorprendersene ora è inutile.
L'esempio portato è corretto e precisa anche relativa ad uno sconto fiscale.
Non si parla dell'anticipo che secondo la norma sarebbe possibile richiedere alla banca convenzionata pagando gli interessi che poi sarebbe possibile indicare nella dichiarazione dei redditi.
Norma non solo contorta, ma pure ancora disattesa.
Non si accenna neppure a SE e/o COME si voglia intervenire. Forse servono i tempi "unitari".
Non sarebbe stato utile capire allora?
Comunque, intervenire adesso significa approvare una nuova legge, magari inserendosi nella discussione della prossima legge di bilancio il cui iter è ancora in fase di discussione a partire dal Senato.
Lo ripetiamo: serve un ragionamento complessivo sulla questione Buonuscita, perché è un'anomalia riservata SOLO AI POSTALI.
In questo senso rinnoviamo la nostra richiesta: parliamone!
Certo che questa nostra Buonuscita è diventata un "affare maledetto" che sta creando altre ingiustizie. Chi è uscito a giugno 2017 è stato liquidato, mentre coloro che sono usciti da Poste a dicembre 2017 NON lo saranno pur avendo aderito entrambi a "Quota Cento"- Qualcosa non quadra!! Forse la Gestione Commissariale non ha avuto le direttive su come gestire le pratiche nei tempi giusti? Così posizioni perfettamente identiche:1) risoluzione consensuale ante Q.100 2) adesione a quota cento per aprile 2019 vengono gestite in modo completamente opposto.
RispondiEliminaChe dire? e.... la storia continua
I sindacati devono dico devono tutelarsi e tutti insieme fare delle rimostranze altrimenti non paghiamo piu le tasse.
RispondiEliminaChe vergogna truffati totalmente da tutti.Zero informazioni.Speriamo nella Commissione Europea.
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