Ricalcolo da Agenzia delle Entrate dell’aliquota fiscale su importi per esodo incentivato
In risposta alla nostra lettera, relativa all’oggetto, del 13 marzo u.s., l’Azienda ci ha comunicato che la questione è già stata posta all’attenzione dell’Agenzia delle Entrate per favorire una soluzione positiva alle criticità da noi sollevate.
L’azienda ha specificato che nella Certificazione Unica viene inserita la data di assunzione reale del dipendente e che il 1° marzo 1998 viene indicato facendo riferimento al TFR il cui accantonamento, a favore di tutto il personale, è iniziato a partire da quella data.
L’Agenzia delle Entrate ha rappresentato l’esigenza di acquisire, per effettuare il ricalcolo fiscale delle somme, in aggiunta alle informazioni relative al TFR e all’incentivazione all’esodo, anche quelle relative agli importi che saranno liquidati, decorsi 2 anni dalla cessazione del rapporto di lavoro, a titolo di buonuscita dalla Gestione Commissariale.
A seguito di tale richiesta, l’Azienda si è presa carico di integrare la propria Certificazione Unica, inserendo nella stessa anche le informazioni di pertinenza delle Gestione Fondo Buonuscita, consentendo così la corretta ed integrale ricostruzione della posizione di ciascun lavoratore.
Confidiamo che la soluzione individuata possa determinare il definitivo superamento di tale iniquità che gravava sugli ex lavoratori di Poste Italiane, attribuendogli un’imposizione fiscale maggiore di quella spettante.
LUCA BURGALASSI
SEGRETARIO GENERALE
Speriamo bene e che effettivamente dopo la mia uscita di 2 anni venga applicata la corretta integrazione...
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