Tutte le notizia che riguardanti l’ipotesi
del Governo di posticipare di 5 anni il pagamento della buonuscita (TFS) manca del tassello, storicamente irrisolto, riguardante
219.601 dipendenti postali in forza al 28/02/1998 (giorno della "privatizzazione")
ai quali la Buonuscita è stata "congelata" e tale rimane fino alla cessazione
del rapporto di lavoro con Poste Spa.
Da quella data, infatti, per loro ha cominciato
a maturare il TFR, mentre la Buonuscita precedente
viene calcolato non sull’ultima busta paga percepita al momento della cessazione
del rapporto, bensì sull’ultima busta paga percepita nel lontano 28 febbraio
1998!
Nonostante la continuità nel rapporto di lavoro
quell'importo non è stato "travasato" nel nuovo TFR, com'è avvenuto -
ad esempio - per i ferrovieri.
Ciò significa che, per esempio, se al 28/2/1998
un lavoratore avesse maturato il corrispettivo in lire di € 10.000, anche oggi percepirebbe
(anche coi 2 anni di ritardo) gli stessi € 10.000 con l'innegabile danno sul potere
d'acquisto.
Nel corso degli anni si sono succedute diverse
interrogazioni e pure votate due risoluzioni parlamentari per porre
fine a questo problema poiché a nessun altro lavoratore italiano,
pubblico o privato, è mai stata negata la rivalutazione di una parte
dell’indennità terminativa del rapporto (cd. TFR o TFS), tranne ai lavoratori
postali.
In questa legislatura sono ci sono già tre
interrogazioni parlamentari: dell’On. Walter Rizzetto (FdI), del Sen. Francesco Laforgia (LeU) e della Sen. Annamaria Parente con altri 13 Senatori del
PD, alle quali il Governo non ha
risposto.
Inoltre 270 tra dipendenti ed ex dipendenti aderenti
al nostro Comitato stanno ricorrendo alla Corte di Giustizia Europea e una
Petizione è stata inoltrata alla Commissione Europea.
Come Comitato Buonuscita PT abbiamo incontrato
anche il Capo della Segreteria di Durigon il 13/9/2018, ma da allora non ci sono
più state risposte dal Sottosegretario.
Comitato Buonuscita PT
14/01/2019
Giornale di Brescia 15/01/2019 |
Cosa devo fare per essere inclusa tra coloro che vantano questo diritto?
RispondiEliminaC'è un comitato che lotta per questo.
EliminaPotresti cominciare da lì.
Uno scandalo tutto italiano e una vergogna dell'intera nostra classe politica (di tutte le bandiere). Però quando si tratta di prendere soldi - come per l'errata tassazione degli importi liquidati per gli esodi incentivati- non ci sono problemi. Altro che democrazia qui siamo tutti sudditi, sudditi del POTERE.
RispondiEliminaDeve finire! Abbiamo gli stessi diritti degli altri
RispondiEliminaÈ una vergogna! Un ingiustizia anche uo ne faccio parte.speriamo xhe si mettano una mano sulla coscienza
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