Una dipendente del Ministero della
Giustizia si è rivolta al Tribunale del Lavoro
di Roma per fare ricorso contro le norme che allungano i tempi di pagamento del TFR (TFS/Buonuscita) per i dipendenti pubblici per 24 mesi o più.
Il Tribunale di Roma con pronunciamento del 12/4/2018 ha
accolto il suo ricorso dichiarando che le misure introdotte dal Governo Monti per far fronte alla
crisi economica del Paese non possono essere “permanenti
e definitive”, il
TFR va retribuito tempestivamente specie se il lavoratore è in età avanzata «si propone, proprio attraverso l’integrale ed immediata percezione
del trattamento, di recuperare una somma già spesa o in via di erogazione per
le principali necessità di vita ovvero di fronteggiare in modo definitivo
impegni finanziari già assunti».
Il ritardato pagamento del TFR per i dipendenti pubblici potrebbe violare le norme costituzionali, perciò il Tribunale di Roma ha sollevato la questione di incostituzionalità.
Adesso tocca alla Corte Costituzionale decidere se anche i dipendenti pubblici torneranno a ricevere la il TFR nei tempi adeguati e uguali per tutti.
Adesso tocca alla Corte Costituzionale decidere se anche i dipendenti pubblici torneranno a ricevere la il TFR nei tempi adeguati e uguali per tutti.