Volentieri pubblichiamo questo documento. Lo riteniamo un esempio di come ciascuno possa mettere un tassello per un fine comune.
La lettera che pubblichiamo è frutto di una sollecitazione all'impegno assunto in una assemblea congressuale della FNP-CISL bresciana.
Ciascuno faccia la propria parte.
Continueremo a seguire tutti i passaggi possibili e solleciteremo la coerenza tra parole e fatti, a partire da noi stessi.
Ciascuno faccia la propria parte.
Continueremo a seguire tutti i passaggi possibili e solleciteremo la coerenza tra parole e fatti, a partire da noi stessi.
Facendo seguito al sollecito da Lei richiesto, le inviamo in allegato una circolare a cura del dipartimento amministrativo FNP CISL Nazionale riguardante la indennità di buonuscita ai lavoratori Postali.
Sperando di averLe fatto cosa gradita, cordiali saluti
Marco Maurizio Colombo
Segretario Generale
FNP CISL Lombardia
Testo del documento presentato
L’assemblea congressuale FNP-CISL della Franciacorta,
chiede che sia assunto dalla CISL e rappresentato a tutti i
livelli (di categoria e confederale, territoriale e nazionale) il problema della
Buonuscita dei dipendenti e pensionati postali
maturata fino al 28 febbraio 1998, data della privatizzazione.
Il valore della liquidazione determinatosi a quella data viene
liquidato dopo la cessazione del rapporto i lavoro con Poste SPA senza alcuna forma di interesse o di rivalutazione
monetaria (anzi, dal 2011 anche 2 anni dopo).
Un trattamento ingiusto e discriminante perché, tra i lavoratori
che transitarono dal settore pubblico a quello privato, è stato riservato solo a
questi lavoratori.
La discriminazione è stata riconosciuta anche da 2 risoluzioni
parlamentari:
- la 7/00707 (poi 8/00153) del 24-01-2006 (14^ legislatura – Commissioni Lavoro e Trasporti della Camera).
- la 7/00635 del 6/11/2012 (16^ legislatura – Commissione Lavoro della Camera)
- la 7/00707 (poi 8/00153) del 24-01-2006 (14^ legislatura – Commissioni Lavoro e Trasporti della Camera).
- la 7/00635 del 6/11/2012 (16^ legislatura – Commissione Lavoro della Camera)
risoluzioni che ogni governo ha semplicemente
ignorato.
Impegna perciò la nostra Confederazione a assumere tutte le iniziative politiche
e giudiziarie necessarie a risolvere questa ingiustizia.
Ome 1-12-2016
La Cisl a livello pt e' la piu' forte, speriamo che veramente si muova. Ora se perfino il gov. Monti quello dello spread oltre 500 e della legge Fornero aveva preso precisi impegni con la risoluzione 7/00635 del 2012 pero' non continuino a menarci la solita storia della situazione politica ed economica del paese altrimenti non ne verranno a capo neanche i nostri pronipoti nel 2100.
RispondiEliminaBen detto, questo e'un nostro sacrosanto diritto, calpestato perfino dalla Corte (in)costituzionale: vogliamo i nostri soldi rivalutati come li hanno avuti tutti gli altri lavoratori italiani passati da storie aziendali comparabili alla nostra.
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