Facciamoci sentire!
Coinvolgiamo anche chi non sta in rete.
Stampiamo e facciamo leggere questo documento - petizione ai dipendenti ed agli ex dipendenti postali che conosciamo e chiediamo loro di fare altrettanto.
Al
Presidente della Commissione Lavoro
della
Camera dei Deputati
On.
Cesare Damiano
L'interpretazione letterale dell'art.
53, comma 6, lett. a) della legge Finanziaria n. 449 del 1997 ha portato al
blocco al 28/02/1998 (senza alcuna forma di rivalutazione) dell’importo della
Buonuscita dovuta ai dipendenti di POSTE
ITALIANE.
Chiediamo sia dato seguito agli impegni assunti con le risoluzioni:
-
7/00707 (poi 8/00153) del 24-01-2006
(14^ legislatura – Commissioni Lavoro e Trasporti della Camera).
-
7/00635 del 6/11/2012 (16^ legislatura – Commissione Lavoro della Camera)
In particolare, nella scorsa
legislatura, a seguito dell’interrogazione dell’On. Lucia Codurelli e altri, si
arrivò, il 31/5/2012, ad un’audizione delle 6 sigle sindacali di Poste (Slp, Slc, Uilposte, Ugl, Failp, Sailp) e, il 6/11/2012,
all'impegno del Governo assunto dal Vice Ministro Martone approvando la
risoluzione n. 7-00635 (Onorevoli Codurelli,
Damiano, Comaroli, Boccuzzi, Rampi, Berretta, Schirru e Madia – l’attuale
ministro) relativa al trattamento di quiescenza spettante al personale
dipendente di POSTE ITALIANE.
La suddetta risoluzione aveva accolto le
valutazioni tecniche del Governo ed il Governo stesso si era impegnato ad
assumere, entro il 31 gennaio 2013, ogni utile iniziativa che consentisse di conoscere
la consistenza del patrimonio immobiliare di cui il suddetto fondo è dotato e
la relativa destinazione d’uso ed inoltre, ad adottare misure che consentano a questi ultimi di usufruire di un costante aggiornamento del
valore dell’indennità di buonuscita, nonché per consentire il diritto alla
corresponsione della buonuscita di detti lavoratori, pur in costanza di
rapporto di lavoro.
Si ricorda che, tra i dipendenti
transitati dal “pubblico” al “privato” solo i dipendenti postali hanno subito
questo trattamento. Non è stato così, ad esempio, per i lavoratori di Ferrovie
dello Stato.
Si rappresenta inoltre che l’attuale
interpretazione introduce nell'ordinamento una nuova figura del trattamento di
fine rapporto .
Infatti,
in questa situazione, i lavoratori di poste italiane subiscono un trattamento
di quiescenza penalizzante se confrontato, a parità di condizioni di anzianità
e di retribuzione, sia ad un trattamento in integrale regime di TFR (dipendenti
privati) quanto di Buonuscita (dipendenti pubblici).
Il sistema attuale, inoltre, crea
differenze inaccettabili tra gli stessi lavoratori di poste italiane in quanto
tanto più i lavoratori verranno collocati a riposo in un periodo più lontano
dal 1998 tanto più la loro indennità di buonuscita sarà esposta alla erosione
del tasso di inflazione.
In considerazione di tali valutazioni si
chiede di considerare la possibilità di riaprire la discussione per trovare una
soluzione accettabile e condivisa di questo problema.
Si allega lettera 18 anni e 18 giorni
Roma 28 marzo 2016 Cordiali saluti
Seguono firme
Per la firma, basta scaricare il modulo, firmarlo e proporlo ai colleghi ed ex colleghi. Per l'invio, questo mese daremo indicazioni di un recapito unico al quale mandare le firme raccolte, che consegneremo tutte insieme.
RispondiElimina