Di
persone dedite all’impegno gratuito e che sono a disposizione - con tutte le
proprie energie - ne abbiamo conosciute più di una. Non tante in verità. Con
loro è come trovare un’oasi ristoratrice dopo tanto disorientato cammino
nel deserto di riferimenti.
Questo
relazionarci online ha potuto far emergere esempi di dedizione, competenza,
capacità di ascolto, pazienza nel mantenere la discussione solo sul tema della
Buonuscita-TFS.
Leggere pazientemente ogni documentazione inviata e rispondere
a ciascuno (pur non conoscendolo) ed accompagnarlo fino alla definizione della
propria situazione, non è cosa da poco.
Non abbiamo uffici né tariffe praticate ma rispondiamo sempre nel merito
(tranne quando l’ennesima domanda su questioni già trattate e che per rispetto
nostro dovreste aver già letto). Lo facciamo appena possibile, anche se siamo
fuori casa, anche se l’ora è tarda, per non rubare troppo tempo alle nostre
famiglie. Facciamo tutto mettendoci nei panni dell’altro.
In
particolare Daniele Del Corso. Solo
questo mese ha seguito diverse persone nel controllo dei “RICALCOLO
IRPEF" relativo agli emolumenti di fine rapporto emessi dall’AdE, soprattutto l’errore
nell’indicare la data del 01/03/1998. Nonostante le reiterate circolari emanate
dalla Dir. Centrale già dal 2018, diversi territori fanno ancora questo errore.
A tutti è stato fornito il necessario supporto per interagire con la propria
agenzia delle entrate di riferimento e risolvere il problema.
Quando
si sono incontrate persone con condizioni di salute molto delicate che hanno
trovato il muro eretto da qualche dirigente territoriale dell’AdE abbiamo preso
subito contatto con la Direzione Centrale. I buoni rapporti costruiti e
l’affidabilità di un Dirigente hanno fatto sì che le cose fossero incanalate
correttamente. A volte con le scuse.
A
proposito. Sulla pagina FB Stop
al furto delle buonuscite dei lavoratori di poste italiane si è chiesto che
ci fossero segnalate le situazioni sospese.
Spesso
il singolo lavoratore - lasciato a sé stesso - si trova a dover versare importi
per tasse non dovute anche di migliaia di €uro.
Questo
per dire che
-
la
gratuità è un valore
-
la
solidarietà vera è quella praticata
-
la
competenza cammina sulle gambe della concretezza.
Come
Comitato abbiamo cercato di muovere queste leve.
Eppure
questi esempi non schiodano i Postali (ed ex) dalla fumosità di parole intonate
sul lamento e che pervadono i social.
Non vogliamo neppure sentirci
dire bravi con tanto mani plaudenti e stickers vari.
Il vero ringraziamento è quando l’esempio incide su noi e sui nostri
comportamenti nel quotidiano. Il mondo
non cambia solo con grandi rivoluzioni, ma in primo luogo cambia da noi e dal
nostro piccolo orto.
Andare
oltre la sterile critica. Si
può.
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