Dal 2022 crescono
gli interessi in caso di ritardato pagamento della pensione e del TFS
Vittorio Spinelli. Giovedì, 16 Dicembre
2021
Lo certifica
il decreto del Ministero dell'Economia che fissa i tassi di interesse da applicare
a partire dal 1° gennaio 2022. Il tasso sale dallo 0,01% all'1,25%.
Dal prossimo anno tornano a salire gli interessi legali
dovuti per il ritardo nei pagamenti dei contributi all'INPS. Da quella data, infatti,
il saggio degli interessi legali, fissato allo 0,01% dal 1° gennaio 2021, sale all'1,25%.
Lo certifica il Decreto del Ministero dell'Economia e delle Finanze del 13 Dicembre
2021 pubblicato ieri in Gazzetta Ufficiale (G.U. n. 297 del 15 dicembre 2021).
La vigente normativa (art. 2, comma 185,
legge n.662/1996) stabilisce che il ministro può modificare la misura del saggio,
sulla base del rendimento medio annuo lordo dei titoli di stato di durata non
superiore a 12 mesi e tenuto conto del tasso di inflazione registrato nell'anno.
L'ultima modifica del tasso si è registrata alla fine dello scorso anno quando il
Ministero dell'Economia fissò, in riferimento all'anno 2021, il tasso di interesse
in misura pari allo 0,01%. Dal prossimo anno, pertanto, tornano a salire le sanzioni
dovute sui contributi previdenziali versati in ritardo da imprese e lavoratori e
gli interessi sulle pensioni, prestazioni ed indennità corrisposte dall'Inps ai
diretti interessati in ritardo rispetto alla prima data utile di decorrenza.
Contributi
Per quanto riguarda i contributi la modifica ha
effetti sulle ipotesi, previste dall'art. 116, comma 15, della legge n. 388/2000,
di riduzione delle sanzioni civili fino alla misura prevista per gli interessi
legali. Si tratta delle ipotesi del mancato e ritardato pagamento di contributi
o premi derivanti da oggettive incertezze normative, per fatto doloso del terzo
o per crisi aziendale (Circ. Inps 88/2002). Tale previsione è subordinata all'integrale
pagamento dei contributi dovuti da parte del datore di lavoro.
In tale ipotesi i contributi con scadenza di pagamento
a partire dal 1° gennaio 2022 saranno oggetto di una maggiorazione dell'1,25%.
Per le esposizioni debitorie pendenti alla predetta data, tenuto conto delle variazioni
della misura degli interessi legali intervenute nel tempo, il calcolo degli interessi
dovuti dovrà essere effettuato secondo i tassi vigenti alle rispettive decorrenze
(si veda tabella).
Pensioni
La modifica del tasso legale produce effetti anche con
riferimento alle pensioni e alle prestazioni in pagamento dall'Inps (come
ad esempio le prestazioni di fine rapporto e di fine servizio). In particolare il ritardato pagamento delle prestazioni
in scadenza dal 1°
gennaio 2022 sarà oggetto di un interesse legale pari allo 1,25%.
Fonte: PensioniOggi.it
L’esperienza degli anni precedenti
prova, la Gestione Commissariale Buonuscita eroga l’importo dovuto (immutato
dal 28/02/1998) anche OLTRE
i tre mesi aggiuntivi previsti per pagare il dovuto. Dal 2022 gli
interessi hanno un peso decisamente più significativo e bisogna farli
valere.
Se siete tra coloro che aspettano la Buonuscita nel 2022, pensateci adesso. Coinvolgete le vostre organizzazioni sindacali nazionali su questo
problema affinché si muovano per tempo. Lamentarsene dopo non servirà.
Lo diciamo adesso perché – soprattutto tra
MARZO e APRILE – questa situazione
sarà palese anche ai ciechi e sordi.
Per avere un’idea di cosa si
tratta, scorrete i post del nostro
Blog scritti negli anni precedenti in quei mesi.