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sabato 27 aprile 2019

La giornata del 26 aprile 2019

Breve relazione sull'udienza
Erano presenti il nostro avvocato Gallone e gli avvocati in rappresentanza di INPS, Poste Italiane, Gestione Commissariale e Presidenza del Consiglio, oltre ad una delegazione di 13 persone presenti al presidio.
L’udienza era stata convocata per discutere le eccezioni agli atti preliminari, ma il Giudice, Dr.ssa Emili affermava che la questione era già stata ampiamente dibattuta negli anni precedenti e proponeva di passare immediatamente alla decisione nel merito.
Gli avvocati, richiedendo che si facesse un esplicito richiamo agli atti, accettavano che il giudice decidesse senza ulteriori rinvii.
Ci è sembrato che la posizione del giudice fosse decisamente sfavorevole a noi ricorrenti, la stessa impressione l’ha avuta anche l’Avv. Gallone.
L’avvocato non si aspettava tale orientamento del giudice in riferimento ai precedenti, poiché il nostro ricorso si basa sulla violazione della direttiva 77/187/cee che si applica a tutela dei dipendenti nei casi di trasferimento di azienda, come è evidente che sia avvenuto nella trasformazione da Ente Pubblico Economico a SPA. aspetto mai dibattuto nei precedenti contenziosi.
Aspettiamo comunque la sentenza e, nel caso in cui ci fosse sfavorevole, è importante conoscerne le motivazioni sulle quali basare un eventuale ricorso in Appello.

Vogliamo ora rendervi conto dell'altro aspetto: quello organizzativo/partecipativo.
A fronte di 46 persone che avevano assicurato via mail la propria partecipazione al presidio, i presenti sono stati solo una trentina! Di questi, alcuni non erano neanche direttamente interessati, mentre altri sono intervenuti pur essendo del tutto inaspettati. Dei circa 49 parlamentari interpellati, nessuno ha accettato il nostro invito, passandoci a trovare, come nessuno del mass-media - tra carta stampata, radio e tv -, ha ritenuto interessanti le nostre rivendicazioni, tali da mandare un loro inviato. 
Potete immaginare come le aspettative di "chi ci crede" e di chi si è battuto - e si batte ancora - in prima persona, siano andate disattese in un paio d'ore di una mezza giornata!  
Tra la miriade di pensieri che passano per la mente ci sono quelli riguardanti chi, dietro ad una tastiera, si lamenta, incita alla lotta, aspetta, emette sentenze, delega...
La domanda che ci poniamo è: al punto in cui siamo, cosa vogliamo fare? Cosa VOGLIAMO fare? Cioè, TUTTI noi, cosa vogliamo fare?
Noi crediamo di essere più truffati di quelli delle banche, perché la nostra "truffa" è coattiva, mentre la loro è, comunque, voluta, nel senso che in ogni caso, la sottoscrizione rappresenta una manifestazione di volontà...eppure, loro avranno un risarcimento che potrebbe arrivare sino a 200.000 euro!!! Vi pare giusto? La differenza sta nel diverso "Peso" tra loro e noi: non sono circa 219.000, come noi, ma hanno costituito una quindicina di "Comitati ad hoc" tutti convocati recentemente per cercare di condividere una via di uscita con i nostri governanti.
Noi ci crediamo ancora, ma l'esperienza ci ha nuovamente richiamato il principio che solo uniti si vince e che è tempo che ciascuno si adoperi personalmente per ciò che può e/o sa fare.
Pensiamoci .....poi, a breve, tireremo le somme.


10 commenti:

  1. Ieri ero presente al presidio. E vorrei ringraziare tutti coloro che (con abnegazione e sacrificio personale) sono arrivati da molto lontano con tanta voglia di farsi sentire e di lottare per un DIRITTO di tutti noi. Ecco io (che vivo a Roma ed ho comodamente raggiunto il Tribunale con poco sacrificio e poca spesa) ho avuto il piacere di incontrare persone speciali che non si sono rassegnate e che stanno chiedendo a noi tutti di "fare gruppo", partecipare, NON delegare. Questo è l'unico modo per essere ascoltati e, anche se la sentenza potrebbe esserci sfavorevole, non perdere la fiducia e abbandonarsi allo scoramento.
    FORZA ........ SVEGLIAMOCI E FACCIAMO SENTIRE LA NOSTRA RABBIA
    PARTECIPIAMO TUTTI ......... Siamo più di 200.000 e non solo 30 persone.
    Franco

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  2. Che dire ?.... Siamo rimasti totalmente spiazzati dall'orientamento di questo giudice. C'e' l'impressione che la Giustizia venga lasciata in balia della discrezionalita' del singolo giudice e sempre a favore della parte piu' forte. Come facciamo piu' a fidarci? La Giustizia con la G maiuscola non esiste in questo paese.

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  3. Vorrei chiedere al Comitato, cortesemente, di utilizzare anche questo canale per fornire informazioni in merito al ns. ricorso perché molti ricorrenti non utilizzano facebook e quindi non possono avere aggiornamenti in tempo reale.
    Oggi,per caso, ho avuto modo di leggere alcune notizie nella pagina facebook del comitato e con grande stupore ho saputo che:
    - la sentenza (negativa) è stata emessa nella medesima data dell’udienza del 26 aprile (era già pronta??!!)
    - Poste con grande efficienza e rapidità ha richiesto ad un ricorrente il pagamento delle spese di giudizio (€.2.500,00 + altri oneri) entro 20 gg.
    - l’avv.to Gallone ha rassicurato che trattasi di spesa complessiva da ripartirsi tra tutti i ricorrenti per un massimo di €.13,00/€.14,00 cadauno con modalità e tempi che saranno successivamente indicati.
    A tal proposito mi chiedo perché Poste ha inviato la richiesta di rimborso ad un ricorrente (o forse a ciascun ricorrente??) e NON direttamente solo al ns. avvocato?

    Inoltre, dai post, emerge chiaramente la volontà di tutti di NON mollare ma anche la necessità di fare gruppo perché per farsi sentire bisogna URLARE, NON DELEGARE, ma PARTECIPARE.
    Ringrazio il Comitato se vorrà considerare questa mia segnalazione ed in attesa di ulteriori aggiornamenti vi saluto.
    Franco

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  4. Nel prendere atto di quanto riportato nella mail delle ore 17,36 (richiesta spese legali ad alcuni ricorrenti da parte di Poste Italiane), vorrei sapere se il Giudice nel condannarci abbia stabilito il pagamento delle spese legali anche nei confronti di INPS, Gestione Commissariale e Presidenza del Consiglio; perché se così fosse il “non allarmatevi” dell’avvocato Gallone potrebbe non essere così rassicurante.
    A questo punto, dovremmo aspettarci TUTTI una richiesta di pagamento da parte di Poste Italiane e degli altri citati in giudizio?
    Inoltre, mi associo al collega Franco che chiede di utilizzare il blog del sito “Il Postale” per le informazioni riguardanti il ricorso della Buonuscita, poiché non tutti i ricorrenti hanno l’utilizzo di Facebook o simili.
    A.R.

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  5. Oggi e' arrivata anche a me la raccomandata con la richiesta di 2500 euro. Se lo scopo e' quello di intimorirmi ci sono riusciti pienamente perche' per me perdere una somma cosi dalla sera alla mattina mi fa stare veramente male.

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    1. Hai comunicato al comitato e all'avvocato?
      Non lasciamoci intimorire.
      La cifra indicata è da dividere tra i ricorrenti.

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    2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    3. Ho inviato una mail sia all'Avvocato sia al Comitato. Speriamo sia come dici te.

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  6. In effetti l'importo deve essere pagato da tutti. Speriamo che l'avv.to Gallone ci comunichi cosa devono fare -entro i termini intimati- quelli che hanno ricevuto la racc. di Poste (ignorare la comunicazione/ inviare una interlocutoria a Poste o altro) e per gli altri le modalità per versare la quota parte delle spese legali (magari creando già da subito un fondo per le richieste di pagamento che sicuramente arriveranno da parte di INPS, Presidenza Consiglio e Fondo Buonuscita). Si tratta di versare circa €. 40,00 cadauno che però alla fine eviteranno a tutti noi queste incresciose situazioni. Credo che l'avv.to possa capire come ci si possa sentire a fronte di una richiesta del genere e sue indicazioni gioverebbero molto a rasserenare gli animi.

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    1. In effetti Poste i 2500 li ha chiesti a me , sulla raccomandata c'e' il mio nome e a pochi altri per quanto si sa, percio' aspetto con ansia indicazioni su cosa devo fare con Poste.

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