Dopo quello presentato
in occasione della discussione della Legge di Bilancio l’on. Stefano Fassina - LeU, ha presentato - quale
primo firmatario - il seguente emendamento
n. 24.01 al cosiddetto decretone (DL 4/2019: Disposizioni urgenti in materia di reddito
di cittadinanza e di pensioni - C. 1637) in
discussione questa settimana nella Commissione XI.
Ciascuno
di noi si senta impegnato a diffondere l'informazione e
chiedere ai propri referenti politici (soprattutto quelli di maggioranza) un impegno a
sostenere col proprio voto emendamenti come questo, volti a trovare una
soluzione all’ingiusto trattamento sulla Buonuscita riservato SOLO ai lavoratori
postali.
È nel
nostro interesse
Dopo
l’articolo 24, aggiungere il seguente:
Art. 24-bis.
(Fondo
per la rivalutazione del trattamento di quiescenza per i lavoratori della società
Poste Italiane s.p.a.)
1. Al
fine di riconoscere gradualmente la rivalutazione del trattamento di quiescenza
sia dei lavoratori cessati che di quelli ancora in servizio di Poste Italiane S.p.a.,
viene istituito un apposito Fondo presso il Ministero dell’economia e delle finanze
con una dotazione finanziaria pari a 91 milioni di euro annui dal 2019 al 2027 e
pari a 9 milioni di euro annui dal 2028 al 2040.
2. Il
Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dell’economia
e delle finanze, entro 60 giorni dall’entrata in vigore della presente legge, stabilisce
le norme attuative per la rivalutazione di cui al comma 1 nel limite delle somme
del predetto Fondo.
Conseguentemente:
a)
all’articolo 27, comma 2, aggiungere, in fine, le seguenti parole: e
le parole: « e di 1,25 per gli apparecchi di cui alla lettera b) » sono sostituite
dalle seguenti: « e di 1,75 per gli apparecchi di cui alla lettera b) »;
b)
all’articolo 28, dopo il comma 2, aggiungere il seguente:
2-bis. Al fine di far fronte
ai maggiori oneri derivanti dall’articolo 24-bis, le risorse del Fondo di
cui all’articolo 1, comma 200, della legge 23 dicembre 2014, n. 190, sono incrementate
di 159 milioni di euro per l’anno 2019, di 309 milioni di euro annui fino all’anno
2027 e di 391 milioni di euro a decorrere dall’anno 2028.
24. 01. Fassina, Pastorino, Epifani, Fornaro.
Fa piacere notare che tra i firmatari di questo emendamento , come del precedente, ci sono alcuni ex-sindacalisti
RispondiEliminaFa dispiacere notare che quando i loro riferimenti politici erano al potere se ne sono beatamente fregati!
RispondiEliminaFa sempre piacere sentire osservazioni critiche, ma serebbe meglio fossero accompagnate da proposte alternative.
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