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sabato 3 febbraio 2018

Tra promesse e realtà

La campagna elettorale è piena di belle parole che vanno dalle cifre disponibili per coprire le promesse mirabolanti alle semplici rassicurazioni sui “conti in ordine”, ma i nostri conti non tornano, anzi, non arrivano proprio.
In particolare proprio il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) non ha ancora trasferito i fondi del 2018 necessari alla liquidazione della nostra Buonuscita.
Pertanto invitiamo tutti gli interessati a scrivere al MEF per chiedere spiegazioni oppure spedire un Tweet direttamente al Ministro.
Chi è nel Collegio elettorale dove il Ministro Pier Carlo Padoan è candidato - Siena e Piemonte 1 (Torino e Collegno) - glielo chieda direttamente.

A proposito di Buonuscita…
Com’è noto, a seguito della privatizzazione dell’Ente Poste Italiane, trasformato nella società Poste Italiane S.P.A., il Legislatore italiano, con una legge unica nel panorama legislativo italiano congelò al 28 febbraio 1998 l’indennità di buonuscita SOLO degli allora 219.601 dipendenti postali, causando loro un grave danno economico. Infatti tutti i lavoratori che hanno cessato (o cesseranno) il loro rapporto di lavoro con Poste percepiranno quell’importo determinatosi il 28/02/1998 SENZA ALCUNA FORMA DI RIVALUTAZIONE.
Non è tutto.
Anche se non siamo più dipendenti pubblici dal 28/02/1998, l’importo non rivalutato è bloccato per ulteriori 24 mesi senza rivalutazione per effetto di una legge che riguarda i pubblici dipendenti e – infine - ci sono ulteriori 3 mesi per “lavorare la pratica”.
Finora i tempi medi di liquidazione erano contenuti nel primo mese successivo ai 24 di legge.
Ma…
Sempre più persone lamentano un ritardo nell’erogazione della Buonuscita che normalmente viene liquidata nel primo mese successivo ai 24 (blocco stabilito dalla legge) successivi alle dimissioni.
Perché?
Sembra che, contrariamente al passato, il Ministero dell’Economia e delle Finanze, non abbia trasferito alla Gestione Commissariale Buonuscita i fondi per le liquidazioni del 2018 nonostante la Gestione Commissariale del Fondo Buonuscita ne abbia sollecitato lo stanziamento.
Pertanto le erogazioni (interessa i cessati dal dicembre 2015) subiranno slittamenti a data da destinarsi

5 commenti:

  1. Ragazzi,tra meno di un mese ricordiamoci bene chi NON votare ! Ma cosa volete che possiamo ottenere da questi personaggi renziani autoreferenti, presuntuosi,saccenti ecc.ecc. che non conoscono minimamente il significato del rispetto, dell'umilta', dell'ascolto degli altri ?

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  2. La campagna elettorale è piena di belle parole che vanno dalle cifre disponibili per coprire le promesse mirabolanti alle semplici rassicurazioni. il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) non ha ancora trasferito i fondi del 2018 necessari alla liquidazione della nostra Buonuscita.(interessa i cessati dal dicembre 2015) subiranno slittamenti a data da destinarsi.Se è vero, e pare di si,fra un mese preciso ci si può ben regolare per il nostro voto. Oltre il danno decennale anche la beffa.Auguri ai politicanti.
    Un lavoratore con 44 anni di CONTRIBUTI INTERAMENTE VERSATI.

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  3. Inutile dare colpa ad attuale govetto
    Chi c'era nel 1998?? Io ritengo che
    La colpa maggiore sia della Cisl sindacato di netta maggioranza che ha accettato questi accordi chiedete ai ferrovieri se hanno stesso problema
    Hanno adirettura utilizzato per accantonamento buonuscita i buoni postali se un sindacato che aveva 60/70 per cento di postali non fa niente !! Questo è il risultato chiedete ai ferrovieri chi era il sindacato di maggioranza!!!! Del resto anche i nostri miseri stipendi ne sono la prova!! Ma i postali sono
    La bella addormentata nel bosco!!!

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  4. Non mi piace chi guarda indietro solo per puntare il dito contro qualcuno. Mi pare che l'intento del post sia quello di trovare una soluzione ai problemi.
    Si può dire che sono opportunisti, ma rivangare il passato non basta se non è accomagnato dal: «io ci sono nella lotta per uscirne!»

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  5. Si si va bene OK, ma dopo 20 anni uno sfogo e' ammissibilissimo e poi se e' la verita' e' la verita', punto.

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