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Per i dipendenti Postali il valore della BUONUSCITA è stato fissato al 28 febbraio 1998. Quell'importo viene liquidato al lavoratore SENZA ALCUNA FORMA DI RIVALUTAZIONE. Questo ingiusto trattamento riguarda SOLO i Postali. Perché 219.601 lavoratori non hanno diritto all'intero trattamento retributivo differito, come tutti gli altri ? Mettiamo in comune i documenti, facciamo conoscere le iniziative intraprese e quelle che si vorranno intraprendere per contrastare questa ingiustizia.
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sabato 31 dicembre 2016
sabato 24 dicembre 2016
Avviso ai naviganti
Per tutti coloro che hanno cessato il rapporto di lavoro con Poste il 31/12/2011.
Entro la fine del 2016 si è ancora in tempo per
Ciascuno si faccia portavoce (informi chi conosce) di questa tappa importante ed inviti tutti ad aderire al nostro Comitato secondo le modalità specificate in questo link: http://buonuscitadeipostali.blogspot.it/2016/03/aderisci-al-comitato.html
Entro la fine del 2016 si è ancora in tempo per
interrompere i termini
della prescrizione quinquennale.
Oltre tale termine sarà loro preclusa ogni possibilità di ricorso legale contro l'ingiusto trattamento (mancata rivalutazione della Buonuscita al 28/2/1998 in poi).Ciascuno si faccia portavoce (informi chi conosce) di questa tappa importante ed inviti tutti ad aderire al nostro Comitato secondo le modalità specificate in questo link: http://buonuscitadeipostali.blogspot.it/2016/03/aderisci-al-comitato.html
domenica 11 dicembre 2016
Non oltre 5 anni dalla cessazione del lavoro con Poste
Per correttezza e completezza dell'informazione dobbiamo dire che - per
quanto di nostra conoscenza finora - tale possibilità è di fatto impraticabile
in Italia perché abbiamo ben 3 sentenze contrarie della Cassazione e 2 della
Corte Costituzionale.
Su questo stesso blog, però, avrete letto delle nostre iniziative:
1) coi politici
c’è di fatto un muro
di gomma, una non volontà ad affrontare questo argomento nonostante gli impegni
assunti con le risoluzioni del 2006 e del 2012.
La crisi di governo
complica ulteriormente l’impegno nell’individuare interlocutori verso i quali
agire, ma non demordiamo;
2) coi legali
gli incontri fin qui
avuti dal nostro comitato confermano che l’unica possibilità (ancora inesplorata) è quella che porta alla Corte di Giustizia Europea. Stiamo ancora mettendo
insieme gli elementi e, quando li avremo chiari e raffrontabili, vi informeremo.
Poi ciascuno farà le
proprie scelte.
Con questa comunicazione, quindi, informiamo dell’imminente scadenza che
riguarda un considerevole numero di persone che cessarono il proprio rapporto
di lavoro con Poste il 31/12/2011, ma anche tutti coloro che hanno scadenze
successive.
Molti non sono informati e non sanno neppure della possibilità di inviare le
raccomandate con la diffida interruttiva
dei termini della prescrizione (che forniamo in fac-simile a chi aderisce
al nostro Comitato).
Ciascuno si faccia portavoce (informi chi conosce) di questa tappa
importante ed inviti tutti ad aderire al nostro Comitato secondo le modalità specificate
in questo link: http://buonuscitadeipostali.blogspot.it/2016/03/aderisci-al-comitato.html
martedì 29 novembre 2016
Con lo sguardo verso l'Europa
Le cose hanno bisogno di una propria maturazione
e per noi sono ancora in evoluzione.
Vi diamo conto di alcune nuove informazioni.
Incontro con Avv. Gallone
Dopo aver incontrato a settembre il Codacons, che ha aperto una propria azione e l’avv. Barrile di Roma, continuano
le consultazioni con gli avvocati per valutare la possibilità di avviare un’azione
legale.
lo scorso 17 novembre una delegazione di
4 persone ha incontrato l’Avv. Gallone pure di Roma. L’indicazione è venuta da alcuni
di noi che in passato lo incontrarono per valutare la possibilità di un ulteriore
ricorso giudiziario in Italia. I contatti culminarono in un documento molto articolato
e giuridicamente motivato che fu loro consegnato nel maggio 2014 che escludeva qualunque
ragionevole spazio per un percorso legale in Italia.
Un lavoro che l’avv. Gallone svolse gratuitamente
grazie anche all’amicizia comune con l’ex on. Maurizio Zipponi che lo indicò.
Nell’incontro di un paio d’ore coi due legali
dello studio Gallone & Urso è stato possibile parlare dei dubbi sorti finora
e ritornarci se la risposta non era sufficientemente chiara, tant’è che il tempo
è volato. Abbiamo chiuso chiedendo di approfondire l’argomento ed avere un documento,
possibilmente nell’arco di una settimana.
Non mancheremo di aggiornarvi su ciò che
emergerà da questo riferimento legale e da quello che potremmo avere questa
settimana con l’avv. Barrile.
Nel frattempo Il Codacons ha indicato come
termine ultimo per aderire alla propria azione il 30 novembre 2016.
La nostra idea è quella di produrre un documento
in cui possano essere chiare e confrontabili le varie proposte, sia dal punto di
vista del genere di azione proposta sia dal punto di vista dei costi. Insomma, uno strumento idoneo per permettere a tutti
di fare una scelta consapevole.
Altri si muovono
Per ultimo… sappiamo che in alcuni territori
stanno partendo altre iniziative legali di ricorso alla Corte di Giustizia Europea.
Non abbiamo ancora i dettagli e quindi rimandiamo ad una eventuale precisa documentazione
su tempi e modalità di azione non appena avessimo comunicazioni in tal senso.
Aderisci al Comitato cliccando su questo link ed indicando i tuoi recapiti personali.
Aderisci al Comitato cliccando su questo link ed indicando i tuoi recapiti personali.
sabato 26 novembre 2016
Consegnate le firme su Buonuscita dei Postali
Gli esodati alla Camera incontrano l’ex ministro
Una delegazione di dipendenti postali esodati (composta da tre bresciani ed un romano: Emilio De Martino, Beppe Zani, Adele Bono e Renato Gorno) è stata ricevuta dal presidente della Commissione Lavoro della Camera l’ex ministro Cesare Damiano al quale sono state consegnate le 1641 firme raccolte in calce alla petizione con la quale si chiedeva di riprendere la discussione sul mancato riconoscimento della «Buonuscita».
«Abbiamo ripreso - spiega Beppe Zani di Corte Franca - i passaggi che hanno portato a questo ingiusto trattamento ed evidenziato che tra chi è transitato dal pubblico al privato solo i dipendenti postali hanno avuto questo trattamento».
«Cesare Damiano ha anche detto - aggiunge l’ex dipendente postale - che la gravità dell'attuale situazione pone il nostro problema in condizioni di non priorità. Tuttavia si impegna a chiedere che il Governo risponda in commissione lavoro all’interrogazione dell’on. Marialuisa Gnecchi» .F.SCO.
Fonte
venerdì 18 novembre 2016
Incontri romani del 17 novembre 2016
La consegna delle firme |
Incontri romani del 17
novembre 2016
Dopo aver a lungo ed insistentemente cercato un
appuntamento, ieri alcuni rappresentanti del Comitato si sono incontrati con:
1.
On. Cesare Damiano – Presidente della
Commissione Lavoro della Camera dei Deputati
2.
L’avv. Di Palma – nuovo capo della
Segreteria del Sottosegretario al lavoro, Sen. Cassano
3.
L’avv. Gallone. Di questo riferiremo più avanti.
1)
Una delegazione (composta da tre bresciani
ed un romano) è stata ricevuta dal Presidente della Commissione Lavoro della
Camera, On. Cesare Damiano al quale sono
state consegnate le firme raccolte
in calce alla nostra
petizione con la quale si chiedeva di riprendere la discussione sulla
Buonuscita. Abbiamo ripreso i passaggi che hanno portato a questo ingiusto
trattamento ed evidenziato che - tra chi è transitato dal “pubblico” al
“privato” - solo i Postali hanno avuto questo trattamento. Per chiarire,
ricordiamo che la nostra liquidazione maturata
fino al 28/02/1998 viene liquidata
solo dopo la cessazione del rapporto di lavoro con Poste (anzi, ora anche 2
anni dopo) – senza
alcuna forma di rivalutazione.
Nel corso degli anni sono state presentate numerose
interrogazioni e in due casi sono state votate ance risoluzioni parlamentari
che impegnavano il Governo in carica a superare questo ingiusto trattamento: nel
2006 (commissioni IX e XI) e nel
2012 (commissione Lavoro). A quest’ultima si arrivò grazie alla
determinazione dell’allora On. Lucia Codurelli risoluzione che tra i firmatari
vedeva anche gli attuali parlamentari. Damiano e Berretta (PD), Camaroli (LN) e
perfino l’attuale Ministro Marianna Madia.
Nel colloquio, schietto e cordiale, c’è stato il tempo
di poter spiegare i reciproci punti i vista, in particolare sui tempi, sulle
priorità, sui costi in questa situazione di incertezza.
Alla fine il Presidente Damiano ha detto che non è
abituato a raccontare bugie promettendo ed illudendo, perché la gravità
dell'attuale situazione pone il nostro problema in condizioni di non priorità.
Tuttavia si impegna
dall’anno prossimo - a chiedere che il Governo risponda in commissione
lavoro all’interrogazione dell’On. Marialuisa Gnecchi e da lì si vedrà come
andranno le cose.
Qualcuno ha detto: “E se in quell’occasione facessimo
azioni eclatanti?”
“Fate tutto ci che credete giusto” risponde Damiano. “Iniziative
per sensibilizzare media e opinione pubblica, sono utili – e da sindacalista ne
ho organizzate tante – anche perché nell’opinione pubblica non vi è mai stata
troppa simpatia verso i Postali. Se non vi fate sentire, nessuno vi sta ad
ascoltare”.
2)
Successivamente, nella stessa mattinata,
la stessa delegazione è andata negli uffici del Ministero del Lavoro in Via Fornovo
per l’incontro successivo. L’avvocato Di Palma è da poco il capo della
segreteria del Sottosegretario Cassano. L’incontro è stato breve e non è andato
oltre la fase utile a fornire elementi tecnici (che noi ritenevamo già acquisiti
perché sono alla base delle risposte che il Sen. Cassano dà alle interrogazioni
parlamentari). Una delusione.
L’avv. Di Palma ha chiesto un periodo di
tempo per studiare, insieme al suo staff, le sentenze che anche noi gli forniremo,
in particolare quelle a noi favorevoli e poi riferirà al Sen. Cassano e poi
verremo contattati. Tutto ciò, ci ha assicurato, avverrà entro la fine dell’anno.
Prendiamo per buone le sue parole, in
particolare quelle che hanno descritto il Sen. Cassano come persona attenta e
sensibile ai problemi dei lavoratori. Le metteremo alla prova.