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lunedì 9 agosto 2021

Ai dipendenti postali



Siamo ex colleghi di Poste, costituiti in un “Comitato Buonuscita P.T.” Se volete seguirci siamo anche noi su Facebook da diversi anni.

In questa sede, vorremmo “prepararvi” riguardo a ciò che vi potrebbe accadere una volta cessato il vostro rapporto di Lavoro. L’importo della Buonuscita che vi sarà liquidato – nella maggior parte dei casi – 27 mesi dopo tale evento, sarà quello maturato alla data del 28 febbraio 1998, ultimo giorno di rapporto di diritto pubblico con la ex Amministrazione P.T., senza ALCUNA RIVALUTAZIONE MONETARIA. Come se non bastasse, entro il quinquennio e di norma due anni dopo l’avvenuta liquidazione della Buonuscita, la sezione dell’Agenzia delle Entrate, competente per territorio, effettua il ricalcolo della tassazione applicata da Poste riguardo a TFR ed eventuale Esodo incentivato, oltre a quella sulla Buonuscita. Ecco, sappiate che molto spesso questi ricalcoli sono errati, con richieste di conguagli, anche di migliaia di euro, a scapito dei lavoratori. Il meccanismo non è semplice da spiegare, dovete solo crederci, perché lo sperimentiamo ogni giorno, in ambito nazionale, sulla nostra pelle. E capiterà anche a voi, se “QUALCUNO” non si adopererà perché tale situazione venga risolta una volta per tutte! Noi, come Comitato vigiliamo e ci rendiamo disponibili per consigliare le modalità da seguire per non vedere falcidiata, per di più ingiustamente, la nostra Buonuscita, già non rivalutata! Ma chi non sa paga, e credeteci, quelli che non sanno sono davvero tanti….

Gli “esperti” del Comitato sono ora subissati da migliaia di richieste di consulenze (svolte gratuitamente e con competenza accollandosi volontariamente un ruolo di supplenza per un ruolo che pensiamo dovrebbe essere proprio del Sindacato): abbiamo chiesto un intervento alle Segreterie Nazionali di quello che una volta era il “nostro” Sindacato. Ma, evidentemente, una volta che siamo cessati di essere “postali” non meritiamo alcuna attenzione. Ma voi che lo siete ancora avete la possibilità di far sentire, OGGI, la vostra voce: basterebbe una presa di posizione nei confronti del Direttore Centrale dell’Agenzia delle Entrate perché emani nuovamente disposizioni univoche su tutto il territorio Nazionale. Sino a qualche mese fa, ci eravamo riusciti; poi, cambiato il Responsabile, le Agenzie territoriali dell’AdE hanno ripreso a comportarsi in maniera difforme pur in presenza della stessa, medesima, fattispecie: il ricalcolo della liquidazione ai dipendenti di Poste. E, come dicevamo prima, sempre, naturalmente, a loro discapito.

Datevi da fare oggi, domani sarà sicuramente troppo tardi!

9 commenti:

  1. Salve io sono uscito da poste il 1 luglio 2018,sugli statini non ho nessuna interruzione assunto 31/10/1977 cessazione 1/07/2018,uscito con quota 100 sto aspettando la famosa liquidazione bloccata per ora nessuna comunicazione ade.saluti e grazie

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    1. Devi aspettare che fsi 67 anni per avere quei soldi tirano a campare

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  2. Mi è arrivata la lettera AE. 5.096€ l'anno era giusto 1984 ma per il resto non sono stata in grado di controllare pertanto non mi restava altro da fare che pagare la somma rateizzata.nessun aiuto dal sindacato. Grazie comunque per tutto ciò che fate. Siete unici

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  3. Arrivata la lettera della AE. Totale 5.096€. Controllato data 1984 per il resto ho dovuto fidarmi e ho chiesto la rateizzazione. Nessuno ha saputo aiutarmi. Voi siete unici.

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  4. Vorrei capire cosa possiamo fare?
    Per organizzarci sarebbe importante fare un incontro per decidere come comportarsi, io sono ancora in azienda, ma moltissimi sono andati via e andranno via a breve.

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    1. Cosa è possibile fare?
      Nel post è scritto. Ciascuno sul proprio territorio si attivi con gli altri lavoratori postali ancora attivi nel porre il problema.
      I sindacati possono fare qualcosa e questo è il minimo. Fanno assemblee? Si presenti il problema e si sottoponga un documento da votare: servirebbe a diffondere l'informazione e obbligare i vertici a mettersi in gioco nel merito.
      I postali sono sparsi sul territorio e l'unico modo per agire univocamente è attraverso il contatto online e facendo riferimento al nostro Comitato (che non vuole essere l'ennesimo sindacatino).

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  5. Io ho rinunciato a credere nel sindacato e dopo 36 anni ho disdetto anche quello almeno risparmio quei soldi lì visto che in 36 anni anche lo stipendio e restato fermo ci hanno superato anche i bidelli pur rispettando il loro lavoro credo che il nostro richieda più impegno e formazione.

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  6. Per quanto attiene le "richieste" dell'Agenzia delle Entrate sulla Buonuscita, a me hanno detto che bisogna contestarle adducendo come motivazione due leggi che ridurrebbero il montante da tassare. Una è il DPR 917/86, art. 19 comma 2 del Testo unico delle Imposte e l'altra è la legge 482/85 modificata con D.lgs 446/97.
    Vi risulta?

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    1. Se hai avuto anche l'incentivo all'esodo e la data di prima assunzione riportata è 01/03/1998 c'è sicuramente un errore.

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