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martedì 29 novembre 2016

Con lo sguardo verso l'Europa

La mancata pubblicazioni di nuovi post non porti a concludere che noi si stia facendo nulla.
Le cose hanno bisogno di una propria maturazione e per noi sono ancora in evoluzione.
Vi diamo conto di alcune nuove informazioni.

Incontro con Avv. Gallone
Dopo aver incontrato a settembre il Codacons, che ha aperto una propria azione e l’avv. Barrile di Roma, continuano le consultazioni con gli avvocati per valutare la possibilità di avviare un’azione legale.
lo scorso 17 novembre una delegazione di 4 persone ha incontrato l’Avv. Gallone pure di Roma. L’indicazione è venuta da alcuni di noi che in passato lo incontrarono per valutare la possibilità di un ulteriore ricorso giudiziario in Italia. I contatti culminarono in un documento molto articolato e giuridicamente motivato che fu loro consegnato nel maggio 2014 che escludeva qualunque ragionevole spazio per un percorso legale in Italia.
Un lavoro che l’avv. Gallone svolse gratuitamente grazie anche all’amicizia comune con l’ex on. Maurizio Zipponi che lo indicò.
Nell’incontro di un paio d’ore coi due legali dello studio Gallone & Urso è stato possibile parlare dei dubbi sorti finora e ritornarci se la risposta non era sufficientemente chiara, tant’è che il tempo è volato. Abbiamo chiuso chiedendo di approfondire l’argomento ed avere un documento, possibilmente nell’arco di una settimana.

Non mancheremo di aggiornarvi su ciò che emergerà da questo riferimento legale e da quello che potremmo avere questa settimana con l’avv. Barrile.
Nel frattempo Il Codacons ha indicato come termine ultimo per aderire alla propria azione il 30 novembre 2016.

La nostra idea è quella di produrre un documento in cui possano essere chiare e confrontabili le varie proposte, sia dal punto di vista del genere di azione proposta sia dal punto di vista dei costi. Insomma, uno strumento idoneo per permettere a tutti di fare una scelta consapevole.

Altri si muovono

Per ultimo… sappiamo che in alcuni territori stanno partendo altre iniziative legali di ricorso alla Corte di Giustizia Europea. Non abbiamo ancora i dettagli e quindi rimandiamo ad una eventuale precisa documentazione su tempi e modalità di azione non appena avessimo comunicazioni in tal senso.

Aderisci al Comitato cliccando su questo link ed indicando i tuoi recapiti personali.

sabato 26 novembre 2016

Consegnate le firme su Buonuscita dei Postali

Gli esodati alla Camera incontrano l’ex ministro

Una delegazione di dipendenti postali esodati (composta da tre bresciani ed un romano: Emilio De Martino, Beppe Zani, Adele Bono e Renato Gorno) è stata ricevuta dal presidente della Commissione Lavoro della Camera l’ex ministro Cesare Damiano al quale sono state consegnate le 1641 firme raccolte in calce alla petizione con la quale si chiedeva di riprendere la discussione sul mancato riconoscimento della «Buonuscita».
«Abbiamo ripreso - spiega Beppe Zani di Corte Franca - i passaggi che hanno portato a questo ingiusto trattamento ed evidenziato che tra chi è transitato dal pubblico al privato solo i dipendenti postali hanno avuto questo trattamento».
«Cesare Damiano ha anche detto - aggiunge l’ex dipendente postale - che la gravità dell'attuale situazione pone il nostro problema in condizioni di non priorità. Tuttavia si impegna a chiedere che il Governo risponda in commissione lavoro all’interrogazione dell’on. Marialuisa Gnecchi» .F.SCO.
Fonte

venerdì 18 novembre 2016

Incontri romani del 17 novembre 2016

La consegna delle firme
Incontri romani del 17 novembre 2016
Dopo aver a lungo ed insistentemente cercato un appuntamento, ieri alcuni rappresentanti del Comitato si sono incontrati con:
1.      On. Cesare Damiano – Presidente della Commissione Lavoro della Camera dei Deputati
2.      L’avv. Di Palma – nuovo capo della Segreteria del Sottosegretario al lavoro, Sen. Cassano
3.      L’avv. Gallone. Di questo riferiremo più avanti.


1)        Una delegazione (composta da tre bresciani ed un romano) è stata ricevuta dal Presidente della Commissione Lavoro della Camera, On. Cesare Damiano al quale sono state consegnate le firme raccolte in calce alla nostra petizione con la quale si chiedeva di riprendere la discussione sulla Buonuscita. Abbiamo ripreso i passaggi che hanno portato a questo ingiusto trattamento ed evidenziato che - tra chi è transitato dal “pubblico” al “privato” - solo i Postali hanno avuto questo trattamento. Per chiarire, ricordiamo che la nostra liquidazione maturata fino al 28/02/1998 viene liquidata solo dopo la cessazione del rapporto di lavoro con Poste (anzi, ora anche 2 anni dopo) – senza alcuna forma di rivalutazione.
Nel corso degli anni sono state presentate numerose interrogazioni e in due casi sono state votate ance risoluzioni parlamentari che impegnavano il Governo in carica a superare questo ingiusto trattamento: nel 2006 (commissioni IX e XI) e nel 2012 (commissione Lavoro). A quest’ultima si arrivò grazie alla determinazione dell’allora On. Lucia Codurelli risoluzione che tra i firmatari vedeva anche gli attuali parlamentari. Damiano e Berretta (PD), Camaroli (LN) e perfino l’attuale Ministro Marianna Madia.
Nel colloquio, schietto e cordiale, c’è stato il tempo di poter spiegare i reciproci punti i vista, in particolare sui tempi, sulle priorità, sui costi in questa situazione di incertezza.
Alla fine il Presidente Damiano ha detto che non è abituato a raccontare bugie promettendo ed illudendo, perché la gravità dell'attuale situazione pone il nostro problema in condizioni di non priorità.
Tuttavia si impegna  dall’anno prossimo - a chiedere che il Governo risponda in commissione lavoro all’interrogazione dell’On. Marialuisa Gnecchi e da lì si vedrà come andranno le cose.
Qualcuno ha detto: “E se in quell’occasione facessimo azioni eclatanti?”
“Fate tutto ci che credete giusto” risponde Damiano. “Iniziative per sensibilizzare media e opinione pubblica, sono utili – e da sindacalista ne ho organizzate tante – anche perché nell’opinione pubblica non vi è mai stata troppa simpatia verso i Postali. Se non vi fate sentire, nessuno vi sta ad ascoltare”.

2)        Successivamente, nella stessa mattinata, la stessa delegazione è andata negli uffici del Ministero del Lavoro in Via Fornovo per l’incontro successivo. L’avvocato Di Palma è da poco il capo della segreteria del Sottosegretario Cassano. L’incontro è stato breve e non è andato oltre la fase utile a fornire elementi tecnici (che noi ritenevamo già acquisiti perché sono alla base delle risposte che il Sen. Cassano dà alle interrogazioni parlamentari). Una delusione.
L’avv. Di Palma ha chiesto un periodo di tempo per studiare, insieme al suo staff, le sentenze che anche noi gli forniremo, in particolare quelle a noi favorevoli e poi riferirà al Sen. Cassano e poi verremo contattati. Tutto ciò, ci ha assicurato, avverrà entro la fine dell’anno.
Prendiamo per buone le sue parole, in particolare quelle che hanno descritto il Sen. Cassano come persona attenta e sensibile ai problemi dei lavoratori. Le metteremo alla prova.