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domenica 6 marzo 2016

L'interrogazione di Davide Tripiedi - M5Stelle

L'interrogazione di Davide Tripiedi - M5Stelle

Atto Camera
Interrogazione a risposta scritta 4-02174
presentato da
TRIPIEDI Davide
testo di
Martedì 15 ottobre 2013, seduta n. 97
SOLLECITO IL 07/11/2013
SOLLECITO IL 14/04/2015

 TRIPIEDI, CIPRINI, RIZZETTO, ROSTELLATO, BALDASSARRE, BECHIS e COMINARDI. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. – Per sapere – premesso che:
al personale dipendente della società Poste italiane, assunto prima del 28 febbraio 1998 – data della trasformazione dell'ente Poste italiane in società per azioni –, spetta l'indennità di buonuscita di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 1032 del 23 dicembre 1973;
per i lavoratori postelegrafonici, l'articolo 53, comma 6, della legge n. 449 del 30 dicembre 1997 (legge finanziaria 1998) stabilisce che «a decorrere dalla data di trasformazione dell'Ente poste italiane in società per azioni al personale dipendente dalla società medesima spettano il trattamento di fine rapporto di cui all'articolo 2120 del codice civile e, per il periodo lavorativo antecedente, l'indennità di buonuscita maturata, calcolata secondo la normativa vigente prima della data di cui all'alinea del presente comma» e quindi avendo a riferimento la retribuzione percepita al 28 febbraio 1998;
il sistema di calcolo normativamente previsto congela, di fatto, la buonuscita al valore maturato al 28 febbraio 1998, indipendentemente da quando il lavoratore andrà in pensione o comunque cesserà il suo rapporto di lavoro e continua ad arrecare un importante danno, economico agli interessati;
con risoluzione conclusiva di dibatto (8-00208) relativa alla questione sopra citata il Governo si impegnava a valutare la possibilità di assumere, entro il 31 gennaio 2013 compatibilmente con gli effetti finanziari, eventuali iniziative, anche di natura normativa, che consentissero ai lavoratori di Poste italiane spa di usufruire di un costante aggiornamento del valore dell'indennità di buonuscita, nonché «il diritto alla corresponsione della buonuscita di detti lavoratori, pur in costanza di rapporto di lavoro;
il Governo si impegnava anche ad accertare la consistenza del patrimonio immobiliare del fondo della gestione commissariale Fondo buonuscita per i lavoratori di Poste italiane e valutarne la sua relativa destinazione d'uso;
la circostanza di cui sopra coinvolge oltre 150 mila lavoratori attivi, molti dei quali si sono rivolti all'autorità giudiziaria al fine di veder riconosciuto lo stesso criterio di rivalutazione per il periodo maturato fino al 28 febbraio 1998;
ad oggi tuttavia, il Governo non ha ancora provveduto in via normativa per porre fine a questa situazione, pur in presenza di un elevato numero di contenziosi giudiziari ed un formale impegno assunto dallo stesso il 6 novembre 2012 con la risoluzione sopra citata –:
se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti riportati in premessa e quali siano le iniziative normative che il Governo intende adottare per porre rimedio alla predetta vicenda. (4-02174)

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